REGGIO CALABRIA – I migranti che vivono a Riace sono preoccupati e arrabbiati dopo la circolare del Viminale del 13 ottobre che li vuole trasferire in altre città. I giovani che da tempo vivono nel comune hanno voluto incontrare il sindaco Domenico “Mimmo” Lucano, che si trova agli arresti domiciliari dal 2 ottobre. “Non vogliamo andare via, qui c’è la nostra vita”, hanno detto i giovani ormai integrati da tempo in città.
Intanto la direttrice Daniela Di Capua del Servizio Centrale dello Sprar, il sistema di protezione per i richiedenti asilo e i rifugiati, ha rassicurato i migranti: “Non ci sarà alcuna deportazione da Riace, le persone che sono in accoglienza possono proseguire il progetto di integrazione in un altro progetto Sprar e noi, operativamente, cerchiamo di individuare altri posti che siano adeguati”.
Secondo la circolare firmata dal ministero dell’Interno, i migranti dovranno essere trasferiti in altri centri di accoglienza già entro una settimana. Una mossa del Viminale per distruggere il modello Riace, considerato da molti un modello di integrazione e accoglienza per i migranti in Italia.
Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, ha condannato la decisione del ministro Matteo Salvini e su Twitter scrive: “La deportazione dei migranti è atto violento e disumano. Chi c’è stato sa che il sindaco ha reso vivo e gioioso un luogo desertificato da migrazioni di calabresi. Riace non si tocca! Invece di cacciare i mafiosi deportate le vittime dei trafficanti di morte. Vergogna!”.