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Riccione e le luminarie di Natale: sindaco organizza l’evento e nasconde la mano, folla s’assembra ma non lo sa

A Riccione le luminarie di Natale attirano una folla festante sotto una suggestiva nevicata artificiale. A Roma, sugli spalti incantati del Pincio centinaia di giovani si danno appuntamento per darsele di santa ragione al culmine di una maxi-rissa meticolosamente preparata sui social.

Due casi diversi, ma a Riccione e a Roma si è esibita quella parte d’Italia che vive “come se”: come se il virus fosse una lontana leggenda orientale, come se tutti gli altri chiusi in casa fossero delle comparse, dei fantasmi, degli eremiti.

Riccione, luminarie di Natale attirano folla in centro

Fanno giustamente discutere le immagini dell’accensione delle luci di Natale a Riccione: non c’è chi non veda troppa gente raggruppata nella principale via pedonale della città.

Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale aveva promosso l’inaugurazione del Riccione Christmas Star prevista sabato scorso con tanto di show con nevicata finta (di schiuma) a partire dalle 17 a cadenza oraria fino alle 20.

Rispetto a Roma – con almeno l’attenuante del disagio giovanile, della noia e di tutti i sociologismi del caso – a Riccione la follia assembratrice è promossa dal vertice amministrativo della città, sindaco Renata Tosi in testa.

Il sindaco Renata Tosi: “Film artefatti e politicizzati”

Che guida una coalizione di centrodestra a trazione leghista e che, pur di negare l’evidenza – e cioè gli assembramenti indotti e provocati dalla spettacolare iniziativa – dà la colpa agli improvvisati videomaker raccolti nella piazza del paese. Agenti involontari di una congiura politica della sinistra.

Avrebbero diffuso cioè video falsi, adulterati, dove con abile regia si mistifica la realtà per procurar danno alla giunta. Sono i video delle persone che c’erano, proprio di quelle persone attirate dall’evento, ma per il sindaco si tratta di “filmati artefatti e politicizzati”.

Di più, i suoi concittadini sarebbero dei manipolatori professionali. “I video si possono fare in diversi modi, non sto a disquisire, ormai conosciamo tutti il modo. Si possono allargare le immagini, prendere in un certo modo, così sembra che i presenti fossero tutti ammucchiati”.

Un complotto politico di alto livello, denuncia il sindaco. “Riccione non è allineata al Pd, quindi tutte le occasioni sono utili per loro per sparare contro. Il presidente della Provincia Riziero Santi, per fare un nome, che credo sia uscito anche sui social, e anche il presidente della Regione. Sono arrivati alla Cavalleria grossa”. 

L’opposizione (Pd): “Suicidio politico del sindaco”

Quindi per il sindaco il Riccione Christmas Star avrebbe dovuto restare un evento potenziale: accendi le luci ma non ti aspetti che la gente faccia capannello. Fai scendere fiocchi di neve dal cielo ma guai a chi metta mano al telefonino per filmare o fotografare… Un canto di Natale dickensiano scritto al contrario.

Non si capisce bene, cosa facciamo? Un’ordinanza per requisire gli smartphone di chi stava in piazza? Forse hanno ragione gli allibiti esponenti del Pd.

“L’intervista segnerà il suo suicidio politico”, in quanto, spiega la nota Pd. “Ha spudoratamente mentito alla sua città e ai suoi cittadini. Inventandosi una puerile falsa e fantasiosa scusa di manomissione. Visto che il filmato di cui ne adombra la manomissione comunista è stato in verità girato e diffuso, dal consorzio Viale Ceccarini. Che certo non è un covo di bolscevichi”. (fonte Ansa)

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