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Richard Ginori: accordo preliminare Gucci – sindacati

di Lorenzo Briotti |17 Maggio 2013 0:25

Richard Ginori (Ansa)

FIRENZE – Ipotesi di accordo preliminare raggiunta per i lavoratori della Richard Ginori di Sesto Fiorentino. Lo comunicano, in due note distinte, Gucci, che sta perfezionando l’acquisizione della storia manifattura di porcellane, ed i sindacati di categoria Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil.

Il piano prevede 230 assunzioni e, dicono i sindacati, almeno 47 addetti rioccupati nei servizi accessori della manifattura. Ora sull’ipotesi di accordo si pronuncerà l’assemblea dei lavoratori del Fallimento Richard Ginori. ‘Nell’intesa – spiegano i sindacati – sono stati aggiunti percorsi possibili di pensionabilità, volontarietà e outplacement. Abbiamo lavorato per la massima rioccupazione possibile e per minimizzare le ricadute sociali che il fallimento della Ginori ha lasciato, con l’unico acquirente di alto profilo. Il giudizio sul risultato è complessivamente positivo e sarà sottoposto all’Assemblea dei lavoratori, convocata per domani mattina in azienda a Sesto Fiorentino, chiamata a validare l’ipotesi d’accordo raggiunto”.

Positivo anche il giudizio di Gucci: ”E’ un passo importante verso la conclusione positiva della procedura. Gucci – si afferma in una nota della maison – auspica il buon esito dell’Assemblea dei lavoratori per procedere nei tempi stabiliti al closing dell’acquisizione”, fissati per il 22 maggio. ”Nel corso delle trattative Gucci – prosegue la nota – ha ribadito l’obiettivo dell’operazione e la volontà di valorizzare il Made in Italy, la qualità e l’artigianalità italiana e del territorio fiorentino nel mondo, le radici storico-artistiche toscane di Richard Ginori e l’obiettivo di preservare il patrimonio di competenze e conoscenze e di valore della storica manifattura fiorentina”.

”Nel comune e prioritario intento di minimizzare gli impatti e le ricadute sociali per i dipendenti che rimarranno in carico al Fallimento – aggiunge Gucci – l’accordo prevede la ricollocazione presso fornitori terzi e un piano di sostegno economico modulato e graduato sulla base delle specifiche situazioni ravvisate e analizzate nel corso delle trattative”. In una nota i Cobas dicono di apprezzare l’impegno Gucci ”che si è concentrato sul cercare di ricollocare il maggior numero di lavoratori possibile, come richiesto dalle organizzazioni sindacali per minimizzare l’impatto sociale dell’operazione”. ”Rimane tuttavia il rammarico – prosegue la nota – per non essere riusciti a salvaguardare la totalità dei lavoratori all’interno di Richard Ginori, non avendo raggiunto l’obbiettivo che tutte le organizzazioni sindacali si auspicavano, quello cioè di ricollocare i lavoratori tutti”.

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