Riciclaggio. Di Girolamo: “Mokbel mi chiese di aiutare l’ex 007 Mancini”

Pubblicato il 8 Settembre 2010 - 20:50 OLTRE 6 MESI FA
di girolamo

Nicola Di Girolamo

A marzo ai giudici aveva parlato delle botte di Mokbel, ma ad agosto l’ex senatore Pdl Nicola Di Girolamo tira in ballo nel caso anche gli 007:  ”Mokbel era solito parlare di sue conoscenze nel mondo dei servizi segreti”.

Le sue parole sono state messe a verbale nel corso dell’interrogatorio svolto in carcere il 10 agosto scorso. Di Girolamo, agli arresti dal febbraio scorso per presunto maxi riciclaggio di due miliardi di euro di cui l’imprenditore Gennaro Mokbel, secondo quanto accertato dai magistrati di Roma, sarebbe una delle “menti”.

In riferimento ai rapporti tra l’imprenditore e personaggi legati ai servizi segreti, Di Girolamo ha aggiunto, in uno dei verbali di interrogatorio depositato in vista del processo che inizierà il 2 novembre prossimo, che Mokbel gli presentò ”il colonnello Seno, nonché in una occasione mi ha invitato ad un pranzo al circolo Antico Tiro a Volo per presentarmi, come suo amico, Marco Mancini (uomo dei servizi coinvolto in due inchieste: il caso Abu-Omar, per il quale è stato prosciolto in primo grado e Telecom-Sismi, per la quale è ancora sotto processo ndr), insieme a Seno ed all’avvocato di Mancini. Il pranzo fu organizzato allo scopo di chiedermi un intervento come parlamentare per appoggiare in vario modo la posizione del Mancini allora sottoposto a Milano ad un processo penale”.