Rifiuti, Caldoro: "Mi sono attenuto agli accordo enti-governo"

NAPOLI – Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ha risposto per poco meno di due ore alle domande del sostituto Francesco Curcio e dell'aggiunto Francesco Greco; a una parte dell'interrogatorio, avvenuto, secondo l'avvocato Alfonso Furgiuele, ''in un clima molto disteso e nella logica della collaborazione con i pm'', ha assistito anche il procuratore, Giovandomenico Lepore.

Il presidente della Regione ha spiegato che, nell'inviare fuori provincia la spazzatura napoletana, si è attenuto all'accordo stipulato il 4 gennaio scorso tra gli enti locali e il governo.

''Caldoro – ha sottolineato l'avvocato Furgiuele – è riuscito a fare in modo che i presidenti delle Province di Avellino e Benevento accettassero di ricevere quantitativi leggermente superiori rispetto a quelli decisi il 4 gennaio, ma non ha potuto imporre il trasferimento in quegli impianti di tutta la spazzatura napoletana. In quel modo, infatti, si sarebbe risolto il problema nel capoluogo, ma lo si sarebbe creato in altre province''.

Caldoro, che ha esibito documenti da cui si evincono dati sui flussi dei rifiuti in Campania, ha anche ribadito ai pm che la competenza ad aprire nuove discariche è dei sindaci e non del presidente della Regione. Ulteriori documenti saranno consegnati in Procura nei prossimi giorni dal difensore dell'indagato.

Gestione cookie