Rifiuti da Roma a Lisbona? Bufala: Virginia Raggi colpisce in piazza Cavour

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Luglio 2019 - 11:20 OLTRE 6 MESI FA
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Rifiuti da Roma a Lisbona? Bufala: Virginia Raggi colpisce in piazza Cavour (foto Blitzquotidiano)

LISBONA – Rifiuti in strada a Lisbona. Abbiamo forse scoperto il luogo della discarica segreta dove il sindaco Virginia Raggi ha imboscato i rifiuti in eccesso di Roma? Certamente no. Come mostra la foto, qui i rifiuti sono ben applicati contro il muro del palazzo e la loro permanenza è dovuta a un qualche disguido. A Roma lo schifo è sovrano. I ristoranti imperversano e i gabbiani intoccabili e incontrollati, fanno il resto.

Come il curioso fuori programma per le vie del centro della Capitale. Durante un sopralluogo, la presidente dell’Ama (azienda capitolina di servizi ambientali) Luisa Melara stava filmando una catasta di spazzatura lasciata illegalmente all’esterno di un ristorante. Ma nel video è finito per caso Hugh Grant. L’attore in vacanza nella capitale, stava passeggiando per via Bocca di Leone quando è stato ripreso per errore. E così mentre il titolare del locale stava sistemando l’immondizia in mezzo ad una coppia di turisti stranieri è apparso Hugh Grant che, infastidito da quella che pensava fosse una paparazzata, si è infuriato e ha strappato lo smartphone dalle mani della donna.

Ultimo paradossale esempio è via Tacito, angolo di quella piazza Cavour ormai set di film. Sul lato opposto c’è il Palazzaccio con la Corte di Cassazione, di questi tempi purtroppo coperta da nubi che distolgono da banalità come i cassonetti stracolmi. In via Tacito, all’angolo con la piazza, ci sono ben due ristoranti. Su quell’angolo una volta c’erano i cassonetti. Ora li hanno spostati un po’ più giù nella strada. Dove? Davanti a un lussuoso supermercato alto di gamma del Gruppo Coop. Forse per simboleggiare la fase finale della catena alimentare: il consumo del cibo e i suoi resti. Il risultato è devastante. I rifiuti tracimano sul marciapiede, la puzza di pesce ammorba. Facile incolpare la povera Raggi. Forse conviene scavare nel passato e fare una bella retata.