ROMA – Discarica di Malagrotta, Manlio Cerroni contrattacca e si esalta: “Io ho salvato Roma dal caos rifiuti, in questa materia sono l‘oracolo”, ha detto l‘imprenditore, ai domiciliari per associazione per delinquere finalizzata al traffico di rifiuti, abuso d’ufficio e falso, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari.
Cerroni ha risposto alle domande del gip descrivendo il “sistema rifiuti” della Capitale e regionale e ritagliando per sé un ruolo di “salvatore della patria”.
“Dovreste farmi un monumento per quello che in questi anni ho fatto in tema di rifiuti. Nonostante un sistema burocratico folle ho evitato che a Roma si creasse una emergenza come quella vissuta in Campania”.
Il “supremo” in più di una occasione si è definito una sorta di “oracolo” sulla questione dello smaltimento rifiuti.
Nel corso dell’interrogatorio Cerroni ha detto che non era lui a cercare la politica ma erano i politici a cercare lui in quanto punto di riferimento in tema di smaltimento di rifiuti. L’imprenditore ha smentito con forza di essere a capo di una associazione per delinquere che sfruttava l’emergenza di Malagrotta per ottenere il via libera ai siti alternativi di Albano Laziale e Monti dell’Ortaccio.
In più di un passaggio Cerroni si è definito “un esperto in materia di rifiuti”, spiegando agli inquirenti “che è inutile parlare con consulenti e specialisti: basta parlare con me”.
I difensori di Cerroni non hanno presentato istanza di scarcerazione.