Rifiuti Napoli: il balletto delle discariche campane

– ROMA, 24 GIU – Il numero delle discariche in
esercizio in Campania e' risultato molto variabile negli anni
soprattutto a causa delle necessita' dettate dall'emergenza.
La situazione risulta quindi complessa e le disponibilita'
sono ormai residue, calcolando anche che ci sono stati
interventi della magistratura per alcune di esse che ne hanno
ridotto la capacita' di contenimento.
Di seguito la situazione al 31 dicembre 2009 (secondo gli
ultimi dati disponibili):
– Discarica di Savignano Irpino (Av): aperta dal 13 giugno 2008;
capacita' di 700 mila tonnellate (saturazione prevista per
febbraio 2011);
– Discarica di Sant'Arcangelo Trimonte (Bn): aperta dal 25
giugno 2008; capacita' di 800 mila tonnellate (saturazione
prevista per l'autunno 2011). Il sito e' stato posta sotto
sequestro preventivo il 18 marzo 2011 per pericolo di frana;
– Discarica di Chiaiano (Na): aperta dal 17 febbraio 2009;
capacita' di poco piu' di 750 mila tonnellate (saturazione
prevista per settembre 2011);
– Discarica di San Tammaro (Caserta): aperta dall'11 giugno
2009; capacita' di 1,7 milioni di tonnellate (saturazione
prevista per marzo 2011);
– Discarica di Terzigno (Na): aperta dal 28 maggio 2009;
capacita' della Cava Sari di 650 mila tonnellate (saturazione
prevista per i primi mesi 2011).
In un'ordinanza del presidente della Regione Campania, Stefano
Caldoro, del 19 ottobre 2010, si indicavano Savignano Irpino
(Avellino), San Tammaro (Caserta) e Sant'Arcangelo Trimonte
(Benevento) da usare ''per un tempo limitato''.
Due di questi tre siti, quello in provincia di Benevento e
quello di Avellino, erano gia' nell'elenco del decreto del
maggio 2007 sotto il governo Prodi.
In quel decreto c'erano nominati anche Serre (ipotesi poi
decaduta dopo le proteste e sostituita con Macchia Soprana,
aperta e chiusa dopo aver raggiunto la capacita' massima) e
Terzigno (Napoli). .

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