Rignano Flaminio: imputati tutti assolti, “il fatto non sussiste”

ROMA – Sono stati assolti “perché il fatto non sussiste” i cinque imputati nel processo sui presunti abusi sessuali ai danni di bambini della scuola materna Olga Rovere di Rignano Flaminio. I cinque, tre maestre, una bidella e un autore tv, erano accusati di violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona e atti osceni.

Assolti con formula piena. Questa la sentenza emessa dopo quasi dieci ore di camera di consiglio dal Tribunale di Tivoli. La sentenza è stata emessa nei confronti delle maestre Marisa Pucci, Silvana Magalotti e Patrizia Del Meglio, dell’autore tv Gianfranco Scancarello (marito della Del Meglio) e della bidella Cristina Lunerti. Per tutti gli imputati l’accusa aveva chiesto dodici anni di reclusione.

Urla contro il giudici, un pugno sferrato contro una porta e malori. Cosi i genitori di alcuni bambini, parti lese nel processo sui presunti abusi sessuali alla scuola Olga Rovere, hanno accolto la sentenza di assoluzione degli imputati. ”Tribunale di m…” e insulti all’indirizzo dei giudici poi scene di rabbia in aula.

Un boato di gioia è invece partito da alcuni amici degli imputati alla notizia della loro assoluzione. Il contenuto della sentenza è stato comunicato alla stampa da un avvocato poiché era stato loro interdetto l’accesso all’aula. ”Doveva finire così, sono tutti innocenti. Questa è giustizia”, dicono gli amici delle maestre.

”I genitori dei bambini sono sconvolti; non si aspettavano una sentenza del genere”, ha detto l’avvocato Luca Milani, che nel giudizio per i fatti di Rignano Flaminio era costituito parte civile per alcuni dei genitori dei bambini della scuola. ”Non hanno dato praticamente credito a niente per quanto riguarda la vicenda – ha aggiunto l’altro avvocato di parte civile Pietro Nicotra – certo non ci fermeremo qui; aspetteremo i 90 giorni che i giudici si sono presi per le motivazioni della sentenza e valuteremo il da farsi”.

La madre di un bambina, costituitasi parte civile nel processo, è stata colta da malore ed è stata portata via in ambulanza. Rabbia, delusione e lacrime. Così i genitori degli altri bambini ritenuti abusati hanno accolto la sentenza. Pochi commenti all’uscita del tribunale e qualche invettiva anche contro i giornalisti. Delusione anche fra i legali di parte civile: ”E’ una sentenza che non mi aspettavo – ha dichiarato l’avvocaro Mirko Mariani – esamineremo le motivazioni e valutaremo se proporre l’impugnazione”.    Per l’avvocato Luca Milani, quella emessa dai giudici di Tivoli e’ una sentenza che non si puo’ ”condividere” in quanto ”mette in discussione un pilastro fondamentale del processo, che era rappresentato dall’incidente probatorio, nel corso del quale i bambini avevano chiaramente fatto riferimento ad abusi sessuali”.

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