Rignano Garganico: “Automobilisti rallentate, qui i bambini giocano per strada”, il cartello stradale

Rignano Garganico: "Automobilisti rallentate, qui i bambini giocano per strada", il cartello stradale
Rignano Garganico: “Automobilisti rallentate, qui i bambini giocano per strada”, il cartello stradale

ROMA – “Attenzione, rallentare. In questo paese i bambini giocano ancora per strada“: è quanto si legge nel Cartellone che il Comune di Rignano Garganico, paesino di montagna in provincia di Foggia, ha fatto affiggere all’ingresso dell’abitato.

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Sul cartellone anche i disegni che raffigurano bambini intenti a giocare a pallone, che saltano la corda, che sono seduti per terra intenti a leggere un libro. In poco tempo la notizia e l’immagine del cartellone ha fatto il giro dei siti web ed è stata ripresa da alcuni giornali locali. “Siamo un Paese in via di spopolamento – racconta all’ANSA il sindaco, Luigi Di Fiore – Siamo 2020 abitanti; negli ultimi anni sono nati 3, al massimo 4 bambini all’anno. Nel 2018, invece, ne nasceranno 12 e per noi è un vero record”.

“Diamo importanza ai bambini, vogliamo farli sentire – dice il sindaco – protagonisti, sono il nostro futuro. E abbiamo questa che considero una virtù: i nostri bambini giocano ancora in piazza, si sbucciano le ginocchia cadendo nei nostri vicoli, giocano insieme, sotto i nostri occhi e vogliamo proteggerli dai rischi che ci sono”.

“All’ingresso del paese – spiega il sindaco – da una parte c’è un lungo rettilineo che porta ad accelerare e quindi, prendendo questa idea da internet, abbiamo pensato di avvisare tutti, per proteggere i nostri ragazzi”. Il sindaco annuncia che il Comune sta lavorando anche per realizzare nel paese una sala lettura dove i bambini e i ragazzi possono andare per leggere e studiare.

Nell’istituto scolastico del paese che raccoglie bambini e ragazzi, dall’asilo alla terza media, studiano circa un centinaio di alunni, mentre altri 70/80 ragazzi frequentano gli istituti superiori nei Comuni limitrofi, come San Marco e San Giovanni. “Non stiamo morendo – conclude il sindaco – c’è ancora tanta speranza e vogliamo concentrarci sui bambini, sui giovani, sul nostro futuro”.

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