Rimborsi Lega Nord, Umberto Bossi e Francesco Belsito a processo per truffa

Rimborsi Lega Nord, Umberto Bossi e Francesco Belsito a processo per truffa
Umberto Bossi e Francesco Belsito

GENOVA – Umberto Bossi e Francesco Belsito, rispettivamente ex segretario ed ex tesoriere della Lega Nord, sono stati rinviati a giudizio dal gup Massimo Cusatti per la presunta truffa sui rimborsi elettorali ai danni dello Stato da circa 40 milioni di euro. Belsito dovrà rispondere anche dell’accusa di appropriazione indebita aggravata: l’ex tesoriere si sarebbe impossessato della somma complessiva di 5,7 milioni di euro dal conto corrente della Lega. Soldi che sarebbero serviti per investimenti a Cipro e in Tanzania tra titoli e diamanti. La data del processo è fissata al 23 settembre.

Vanno a processo anche tre componenti del comitato di controllo di secondo livello del Carroccio: Stefano Aldovisi, Diego Sanavio e Antonio Turci per l’utilizzo indebito dei finanziamenti al partito, come Bossi. A giudizio anche gli imprenditori Stefano Bonet e Paolo Scala coinvolti con Belsito nelle operazioni Cipro e Tanzania.

Gli atti che hanno portato al giudizio erano arrivati in tre stralci dal tribunale di Milano che aveva giudicato il foro di Genova come competente per questi reati. Era stato poi lo stesso gup Cusatti a riunire i procedimenti. A chiedere il giudizio è stato il pm Paola Calleri.

Secondo l’accusa, Bossi e Belsito avrebbero utilizzato impropriamente denaro pubblico per scopi personali:

“In concorso tra loro con artifici e raggiri, traendo in inganno i revisori pubblici nominati dei presidenti di Camera e Senato deputati al controllo di regolarità di tale rendiconto e traendo in inganno gli stessi presidenti che disponevano la liquidazione dei rimborsi, ottenevano la somma di circa 40 milioni di euro”.

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