Rimini, cadavere di donna morta di stenti in un trolley: non è Xing Lei Li

Rimini, cadavere di donna morta di stenti in un trolley: non è Xing Lei Li
Rimini, cadavere di donna morta di stenti in un trolley: non è Xing Lei Li

RIMINI – Non è di Xing Lei Li il cadavere di donna trovato sabato 25 marzo dentro ad un trolley abbandonato lungo la banchina del porto canale di Rimini. La donna, anche lei asiatica come quella scomparsa in crociera lo scorso febbraio, era magrissima, sembrava uscita da un lager, ed è morta probabilmente per denutrizione. L’autopsia, eseguita lunedì 27 marzo, non ha evidenziato cause esterne che possano aver provocato la morte ed esclude il decesso per asfissia o annegamento. È quindi ipotizzabile che fosse in fin di vita quando è stata messa da qualcuno all’interno della valigia.

È ormai certo che non si tratta della 36enne Xing Lei Li, la donna di 36 anni di origini cinesi scomparsa mentre era a bordo di una crociera Msc nel Mediterraneo insieme alla famiglia. Per la scomparsa di Xing è stato arrestato il marito, Daniel Belling, irlandese di 45 anni, accusato di omicidio volontario. L’uomo ha sempre respinto ogni accusa dicendo che la moglie si era allontanata volontariamente dalla nave.

La donna ritrovata a Rimini era alta un metro e settantatré, oltre 20 centimetri più alta della donna scomparsa in crociera. Inoltre la nave Msc ha toccato luoghi lontani oltre mille chilometri da Rimini.

A scoprire la donna asiatica nel trolley a Rimini sono stati due amici, un autista e un infermiere del 118, che stavano lavorando alla rimessa in acqua della loro barca a vela. Il cadavere, ripiegato nella valigia, è stato trovato (senza vestiti addosso e senza segni di ferite ) in stato di decomposizione: secondo i primi accertamenti, la morte della donna sarebbe avvenuta almeno 10 giorni fa.

 

 

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