Un giovane senegalese di 27 anni è stato ucciso a Rimini Un giovane senegalese di 27 anni è stato ucciso a Rimini

Rimini, giovane senegalese ucciso nella notte

Un giovane senegalese di 27 anni è stato ucciso a Rimini
Rimini, giovane senegalese ucciso nella notte

RIMINI – Omicidio a Rimini: nella notte tra martedì e mercoledì 18 aprile un giovane senegalese di 27 anni è stato trovato senza vita nella zona di via Coletti.

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Il giovane, in Italia con regolare permesso di soggiorno, lavorava come aiuto cuoco in un ristorante del lungomare. Il suo corpo è stato visto riverso a terra da alcuni passanti intorno alle 2. Poco distante, a terra, la sua bicicletta.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e una volante della polizia di Stato che hanno potuto solo constatare l’avvenuto decesso. Le indagini sono state affidate alla Squadra Mobile della Questura di Rimini. Per gli investigatori il senegalese ritrovato morto la scorsa notte a Rimini è stato ucciso. Il pm Paolo Gengarelli che coordina le indagini della squadra mobile della polizia di Stato ha affidato al medico legale l’autopsia sulla salma del giovane che ad un primo esame presenta ferite alla testa e la gamba destra rotta.

La sua bici, parcheggiata e chiusa con lucchetto, è stata trovata poco distante dal corpo. Nell’erba non lontano anche un bastone che però al momento non presenta tracce di sangue. Il giovane, secondo una prima ipotesi, è morto a causa di un trauma alla parte alta del corpo, anche se sarà l’autopsia a stabilire l’ipotesi esatta della morte.

Gli investigatori lo hanno definito “un bravo ragazzo”, che fino a 10 giorni fa lavorava come aiuto cuoco in un noto ristorante del lungomare di Rimini e che stava pensando di tornare a casa dove 6 mesi fa si era sposato. Con il suo lavoro inviava regolarmente soldi alla famiglia in Senegal, a Rimini invece viveva con 3 connazionali.

Stando alle prime informazioni, tracce di sangue sarebbero state trovate dagli agenti della squadra mobile, vicino al corpo e sotto la panchina. Tracce circolari di sangue tra la panchina e il corpo. Per ora è esclusa, solo l’ipotesi della rapina, perché il giovane era ancora in possesso del portafogli, con 20 euro, e delle chiavi della bicicletta, ritrovata parcheggiata e chiusa con lucchetto poco lontano. E’ probabile che il ragazzo, quando è stato colpito, si trovasse seduto sulla panchina col telefono in mano. Il suo cellulare è stato trovato ai piedi della panchina.

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