Scrisse su Facebook: "Rimini ha un mare di m...": turista lombardo condannato per diffamazione Scrisse su Facebook: "Rimini ha un mare di m...": turista lombardo condannato per diffamazione

“Rimini ha un mare di m…”: turista lombardo condannato per diffamazione

Un turista lombardo condannato per diffamazione per aver scritto sui social “Rimini ha un mare di m…”.

Aveva scritto sui social “Rimini ha un mare di m..” e un giudice lo ha condannato per diffamazione. E’ successo a un turista lombardo. Una sentenza per certi versi pericolosa. Da un lato è vero che i social danno fiato a persone che altrimenti non avrebbero spazio per esprimersi (e meno male, per certi versi). Dall’altro lato, però, può un giudizio personale finire a processo?

Magari le parole utilizzate non sono elegantissime. Ma è pur sempre vero che il linguaggio odierno (non solo quello del web) si nutre di connotati non proprio signorili. Il commento andrebbe poi contestualizzato: si trattava di un’invettiva dovuta a cosa? Una vacanza che non è andata come il turista sperava? Uno scherzo tra amici?

Tribunale condanna turista che scrisse: “Rimini ha un mare di m…”

Per quelle parole affidate alla Rete, il Tribunale della città romagnola ha emesso un decreto penale di condanna per diffamazione. Nei confronti di una persona che si era lasciata andare a commenti ben poco lusinghieri attaccando anche gli albergatori. A darne notizia, sulla sua pagina Facebook è il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi.

Il commento che ha portato al provvedimento emesso dal Tribunale risale all’estate del 2019 quando la persona, un quarantenne lombardo, si era lanciato sui social con considerazioni poco edificanti, sui divieti di balneazione sulla costa riminese e sugli albergatori della zona. Parole che gli sono costate una condanna a una breve reclusione convertita in pena pecuniaria, più le spese legali.

La gioia del sindaco di Rimini

“Il Tribunale di Rimini – scrive il primo cittadino – ha emesso un decreto penale di condanna per diffamazione nei confronti di una persona che sui social aveva scritto ‘Rimini ha un mare di merda’. Una sentenza da rimarcare – argomenta Gnassi – perché tutela la comunità riminese, i suoi operatori turistici, l’amministrazione comunale, che sul risanamento ambientale hanno investito e stanno investendo come nessun altro nel Paese.

Perché è con il Psbo-Piano di salvaguardia della balneazione ottimizzato e con il Parco del mare che si valorizza e si difende la nostra risorse naturale primaria, e non con altre proposte che non c’entrano nulla con le nostre spiagge e quei luoghi straordinari. Quindi, adesso, giù il cappello e rispettate il nostro mare”.  (Fonti: Ansa e Facebook)

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