Ristorante con personale 100% italiano, titolare: "Razzismo? E' qualità". Bufera a Treviso Ristorante con personale 100% italiano, titolare: "Razzismo? E' qualità". Bufera a Treviso

Ristorante con personale 100% italiano, titolare: “Macché razzismo, è qualità”. Bufera a Treviso

Ristorante con personale 100% italiano, titolare: "Razzismo? E' qualità". Bufera a Treviso
Ristorante con personale 100% italiano, titolare: “Razzismo? E’ qualità”. Bufera a Treviso

MOGLIANO VENETO (TREVISO) – “In questo ristorante non lavorano stranieri”. Diventa un caso il cartello esposto in una trattoria – pizzeria di Mogliano Veneto, in provincia di Treviso. Il Comune ha più volte chiesto al proprietario di rimuoverlo ma lui non ci sta. “Macché razzismo. Si tratta di una certificazione di qualità, nient’altro”. Per il titolare Giorgio Nardin quindi è solo una questione di Made in Italy: prodotti di casa, italiani insomma.

Nardin da qualche tempo ha fatto appendere sulla vetrina della sua trattoria–pizzeria “Ai Veneziani”, in pieno centro, un cartello inequivocabile: “Personale 100 % Italiano”. Sotto, il disegno del tricolore. Più di qualcuno ha storto il naso di fronte al messaggio in bella vista, tacciandolo di discriminazione, soprattutto alla luce del fatto di quanti stranieri siano alle dipendenze di ristoranti in Italia.

Eppure il diretto interessato difende l’idea. “Non significa che gli stranieri non sappiano lavorare, per carità – spiega – Ho voluto solo ribadire un punto: da me ci sono dipendenti italiani, è un valore aggiunto come usare prodotti di qualità, perché ad esempio conoscono meglio le ricette tradizionali che proponiamo. In passato ho gestito lavoratori di altri Paesi e non mi sono trovato bene, tutto qui”.

Come scrive Nicola Zanetti per Il Corriere della Sera:

Ma le segnalazioni di alcuni residenti su quel cartello sono arrivate direttamente al Comune. Ed in giorni in cui persino il Parlamento si è trasformato in un ring per discutere di cittadinanza, la bufera si è scatenata in poco tempo. «Lo ritengo un episodio grave – commenta lapidario il vicesindaco Daniele Ceschin, con delega all’integrazione – mi auguro che la scritta venga rimossa al più presto. Mogliano non è questa. Mogliano è inclusiva, accoglie. Senza nulla togliere alla competenza di chi manda avanti il locale, un messaggio del genere rischia di vanificare i progetti avviati nelle scuole per favorire l’incontro con l’altro. È un tema fondamentale, visto il dibattito acceso sullo ius soli».

 

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