Ristoranti al chiuso se c’è pioggia, Governo pensa alla deroga dopo il caso del locale di Verona

Ristoranti aperti anche al chiuso in caso di pioggia: dopo le scene di gente che pranza forchetta in una mano e ombrello nell’altra, il Governo pensa alla deroga. Il caso che ha posto il problema più di tutti gli altri è quello di Verona, dove un ristoratore ha ricevuto una multa per aver fatto entrare i clienti che stavano mangiando sotto il diluvio.

Ristoranti al chiuso se c’è pioggia, il caso di Verona

Come racconta Repubblica, lo scorso sabato, i 22 clienti di una trattoria a Verona sono stati costretti a rifugiarsi all’interno del locale, a causa di un improvviso diluvio. Ma  scattata la multa: 400 euro al gestore del locale e ad ognuno delle persone sedute ai tavoli. Non solo. Trattoria chiusa per 5 giorni. E allora come ci si deve comportare in caso di pioggia? 

Il prefetto ha precisato che “le cause di forza maggiore andranno valutate caso per caso dai singoli organi accertatori e non potranno essere predeterminate a priori in via generale e astratta”. Quindi sarà l’agente che controlla in quel momento a decidere se procedere con la multa oppure no. 

Il Governo pensa al condono anti pioggia

Per cercare di risolvere questo problema e dare una linea comune, si pensa quindi ad aprire l’interno dei ristoranti in caso di pioggia. Chiaramente non si possono lasciare i clienti a mangiare all’aperto se piove. Così come non si potrebbe farli entrare, almeno per ora. Ecco quindi una sorta di condono, se piove faccio entrare i clienti e se arriva il controllo chiuderanno un occhio, per una volta. Come sempre poi questa deroga finirà nel caos, con i ristoranti aperti dentro e fuori tutti i giorni e senza controlli. Alla fine lo abbiamo fatto la scorsa estate, e a giugno manca poco.

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