Roberta Ragusa, Chi l’ha visto: Adinolfi, i reperti e il testimone

Pubblicato il 21 Marzo 2013 - 11:51| Aggiornato il 27 Ottobre 2022 OLTRE 6 MESI FA

PISA – Roberta Ragusa, le ultime notizie. Ugo Adinolfi, procuratore capo della Repubblica di Pisa, durante l’ultima puntata di Chi l’ha visto, ha smentito se stesso.

“Senza un corpo  tutto è molto difficile e dunque non escludo che si possa giungere all’archiviazione della posizione del marito, Antonio Logli. Una prova certa della morte di Roberta Ragusa e un reperto che possa in qualche modo aiutare gli inquirenti a stabilire le cause del decesso non ci sono allo stato gli elementi per sostenere un processo. Le dichiarazioni del “non sono così significative. Vede e non vede e questo al processo puo’ risultare un’arma spuntata per la pubblica accusa”. Queste le parole di Ugo Adinolfi di mercoledì 21 marzo rilasciate all’Ansa.

TESTIMONE – Durante l’ultima puntata di Chi l’ha visto Adinolfi ha però smentito se stesso affermando che “il testimone che ha la sua importanza, certo non ha assistito ad un fatto di sangue, ma vede qualcosa ed è un elemento che ha la sua rilevanza nella vicenda”.

“Come fa Antonio Logli a conoscere il punto preciso indicato dal testimone?” ha chiesto la giornalista della trasmissione di ‘Chi l’ha visto?’ al procuratore Adinolfi, che ha risposto: “Non lo so, lo scopriremo, dobbiamo essere fiduciosi, abbiamo ancora qualche freccia da scagliare. Certo il corpo ci darebbe tanti elementi, ma credo che basterebbe anche un testimone che avesse assistito ad una scena cruciale della vicenda”.

REPERTI – Adinolfi ha anche parlato dei presunti reperti ritrovati negli scorsi giorni dichiarando che “il mio non è assolutamente un silenzio assenso, ma non intendo rispondere a questa domanda” dice il procuratore che ribadisce l’intenzione di continuare a cercare nel parco di San Rossore, un luogo che, come già affermato nei giorni scorsi, potrebbe prestarsi bene a nascondere un corpo.

21 MARZO – Oggi 21 marzo, primo giorno di primavera Roberta Ragusa avrebbe compiuto 46 anni. Le cugine hanno deciso di scrivere una lettera a Roberta Ragusa, una lettera per non dimenticare e continuare a cercare la verità.

Ti giunga Roberta — scrivono — l’augurio più caro e profondo da chi giorno dopo giorno ti ha vista sbocciare alla vita apprezzando la bellezza del tuo essere. L’azzurro del cielo ha colorato i tuoi occhi, la poesia del tramonto ha disegnato il tuo sorriso, il chiarore delle stelle hanno illuminato il tuo cammino e dato luce al tuo dolce volto.  Sei e rimarrai sempre nei nostri cuori!Con tutto l’amore i tuoi zii, zie, cugini, cugine”