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Roberta Ragusa, la lettera anonima a “Chi l’ha visto”: “Indagate sul suicidio del dipendente del cimitero”

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Roberta Ragusa (foto Ansa)

PISA – Una lettera anonima (guarda il servizio) è stata inviata alla redazione di “Chi l’ha Visto?” sul caso di Roberta Ragusa, la donna pisana scomparsa nel 2012 e per la cui morte è stato condannato in primo grado il marito Antonio Logli.

Nella lettera si chiede di indagare su di un uomo poi suicidatosi nel 2016, sulle rotaie della linea Pisa-Lucca. Linea che scorre proprio dietro a casa Logli. L’uomo, si legge nella lettera, era un dipendente del cimitero di Pisa. Era tossicodipendente, aveva problemi economici e dopo la scomparsa di Roberta Ragusa ha avuto pesanti contraccolpi psicologici, era tormentato e la sua disperazione lo avrebbe portato al suicidio.

Altro dettaglio svelato da “Chi l’ha visto” è che la famiglia dell’uomo ha rinvenuto un lingotto d’oro nella cassaforte dell’uomo, un fatto strano per chi, come lui, ha da sempre avuto problemi di soldi. La Sciarelli non ha comunque voluto rivelare il nome del suicida, nonostante questo venisse indicato nella lettera spedita alla redazione. La giornalista ha infatti precisato: “Non sappiamo se si tratti di una pista valida o meno, dobbiamo scoprirlo insieme a voi”.

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