Roberto Zanda, azienda pronta a fornire arti bionici all'iron man sardo Roberto Zanda, azienda pronta a fornire arti bionici all'iron man sardo

Roberto Zanda, azienda pronta a fornire arti bionici all’iron man sardo

Roberto Zanda, azienda pronta a fornire arti bionici all'iron man sardo
Roberto Zanda, azienda pronta a fornire arti bionici all’iron man sardo

ROMA – Roberto Zanda, l’iron man cagliaritano ricoverato all’ospedale Parini di Aosta dopo aver trascorso 17 ore alla temperatura di -50 gradi durante una maratona estrema tra Canada e Alaska, potrebbe presto contare su nuove mani. In caso di amputazione, Officina Ortopedica Maria Adelaide è pronta a fornirgli il sostegno necessario – attraverso tecnologia e competenze di cui dispone – per l’eventuale applicazione delle protesi.

Tra le poche realtà accreditate in Italia per gli arti bionici, l’azienda torinese esprime “solidarietà” all’atleta reduce dalla Yukon Artic Ultra, l’ultramaratona canadese di 400 chilometri in cui ha riportato un gravissimo congelamento. E si dice pronta a fornirgli tutto il supporto necessario per restituirlo alla sua quotidianità attraverso l’applicazione di i-Limb, mano bionica capace di un’autonomia mai raggiunta dai precedenti prototipi. Una buona notizia per l’atleta cagliaritano, in attesa di conoscere la decisione dei medici sulla necessità o meno di amputare gli arti.

“Nei prossimi giorni saranno prese delle decisioni” sull’eventuale amputazione degli arti. Lo spiega all’ANSA, Flavio Peinetti, primario del reparto di chirurgia vascolare dell’ospedale Parini di Aosta dove l’atleta è ricoverato dal 19 febbraio per un trattamento specializzato del congelamento, seguito da un’équipe dell’ambulatorio di Medicina di Montagna.

A inizio febbraio l’ultra runner sardo ha rischiato di morire durante la gara estrema organizzata in Canada, ai confini con l’Alaska, riportando un gravissimo assideramento alle mani e ai piedi, dopo aver trascorso 17 ore scalzo a -50 gradi sotto zero. “Stiamo ottenendo buoni risultati sulle mani, – spiega il chirurgo – dove la situazione è nettamente migliorata, per cui stiamo valutando assieme a chirurghi plastici che cosa fare”. Per ciò che riguarda gli arti inferiori “la situazione è più complicata, si stanno valutando le alternative e nei prossimi giorni saranno prese delle decisioni”.

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