Rom e case occupate, una signora dice: "Che devo fare? Un giorno chiederò scusa" Rom e case occupate, una signora dice: "Che devo fare? Un giorno chiederò scusa"

Rom e case occupate, una signora dice: “Che devo fare? Un giorno chiederò scusa”

Il problema delle case occupate dai rom è tornato a farsi prepotente dopo la storia di Ennio e quella di Bruno, entrambi costretti a non poter entrare nelle loro abitazioni. Il primo a Roma, il secondo a Palombara Sabina. Bruno addirittura multato per la discarica a cielo aperto che i rom hanno fatto nel suo terreno dopo avergli occupato casa. E dietro sembrerebbe esserci una vera e propria organizzazione che punte le case, segue le vittime e poi entra in azione.

Rom e case occupate, la signora che chiederà scusa

Durante la puntata di oggi di Storie Italiane, condotta da Eleonora Daniele, si è parlato molto del caso. Durante uno dei servizi viene mandata in onda anche un’intervista a una donna che ha occupato abusivamente un appartamento che afferma: “I Carabinieri mi hanno dato un foglio per stare qui. Ho una ragazzina che è cresciuta senza un padre, che devo fare? Un giorno andrò a chiedere scusa”.

La storia di Bruno

Uno dei casi più eclatanti è quello di Bruno. I rom gli occupano la casa e trasformano il terreno dell’abitazione in una vera e propria discarica a cielo aperto: accade a Palombara Sabina, in provincia di Roma. Ma l’assurda storia di Bruno non finisce qui. Oltre a non poter più entrare in casa sua da ben sei anni, Bruno è stato anche multato per quei rifiuti nel terreno, in quanto a tutti gli effetti il proprietario di casa risulta essere lui. Anche se non ci mette piede dal 2015.

Tutto infatti ha inizio nel 2015. Bruno e i suoi fratelli ricevono in eredità dal padre una villa con un grande terreno nelle campagne della Sabina. Ma quando Bruno prova a entrare ecco l’amara sorpresa. Serratura cambiata e una famiglia rom che ha occupato casa.

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