Rom di Pisa ha venduto le figlie ai loro cugini per 12-13mila euro l’una VIDEO

Papà Rom di Pisa ha venduto le figlie ai loro cugini per 12-13mila euro l'una
Il rom che ha venduto le figlie per 12-13mila euro l’una (foto Ansa)

ROMA – Quanto vale una figlia data in sposa al miglior acquirente, 12-13 mila euro per il rom arrestato a Pisa. Lo scambio di denaro fra il padre rom, ora in carcere, è stato filmato dalla squadra mobile della polizia di Pisa nel corso delle indagini che hanno portato all’arresto dell’uomo per calunnia, sequestro di persona, maltrattamenti e costrizione e induzione a contrarre matrimonio.

Una delle due figlie, scappata con il fidanzato nel Nord Italia, cede al ricatto del padre, che durante la fuga continua a sentire per telefono, e rientra a Pisa dove viene costretta a sposare un cugino bosniaco dietro pagamento. Lo scambio di danaro avviene nel corso del matrimonio organizzato nel parcheggio del campo rom dove stazionavano le roulotte delle due famiglie.

Il video viene postato da uno dei parenti su facebook e intercettato dalla polizia. Tutto si svolge secondo una precisa liturgia fatta di riti e simboli. Al centro di un tavolo, tra le vivande, c’è un vassoio d’argento con sopra una bottiglia di whisky con un grosso bracciale d’oro intorno al collo, simbolo d’opulenza. Gli anziani parlano tra di loro: inizia la trattativa. Il mediatore, l’anziano, conta davanti ai padri dei promessi sposi una grossa mazzetta di banconote, consegnatagli dal padre dello sposo e la ripone al centro del tavolo accanto alla bottiglia di whisky.

Segue una fase di negoziazione. Il padre della sposa, dopo aver riflettuto, prende la somma di denaro e la affida ad un altro membro della sua famiglia. Arriva, a questo punto, il momento in cui viene suggellato il compimento del rito. Uno dei due afferra la bottiglia di whisky, la stappa e la versa nel bicchiere dell’altro, una stretta di mano tra i due capi famiglia è il segno che l’accordo si è concluso: i due genitori brindano e il matrimonio si ritiene celebrato. (Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev e Agi).

 

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