Roma: 1.200 autisti Atac come scrutinatori per le elezioni. Bus a singhiozzo

Roma: 1.200 autisti Atac come scrutinatori per le elezioni. Bus a singhiozzoROMA – Oltre 1.200 autisti Atac impegnati ai seggi elettorali, come scrutinatori. E in città, a Roma, i bus latitano. Il nuovo caso Atac scoppia nel giorno in cui 2 milioni e trecentomila romani vanno alle urne per eleggere i loro rappresentanti al parlamento europeo. Perché nelle varie sezioni troveranno, tra gli scrutatori e i presidenti di seggio, ben 1220 dipendenti della municipalizzata, tra autisti e amministrativi.

Era già accaduto alle scorse elezioni comunali, ma stavolta la presenza è aumentata del 30 per cento. Riccardo Tagliapietra per il Messaggero spiega:

Se a giugno per il ballottaggio tra Marino e Alemanno circa un migliaio di dipendenti Atac (tra cui 850 autisti) erano stati impegnati ai seggi, quest’anno il numero è salito a 1220. Anche se, al contrario dello scorso anno i disagi, assicurano dall’azienda, non saranno così evidenti.

Merito di ferie revocate, doppi turni, straordinari, che peseranno sul bilancio della municipalizzata, visto che un autista costa all’azienda circa 160 euro al giorno e che i giorni dedicati a votazioni e scrutini sono quattro, riposo compreso. Ogni dipendente, dunque, percepirà lo stipendio come autista o impiegato, più quelli di scrutatore (120 euro per i presidenti di seggio e 96 per gli scrutatori). La legge, infatti, prevede che i giorni di assenza dal lavoro per i dipendenti pubblici (e privati) devono essere considerati come «attività lavorativa».

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