Roma, allarme scabbia. Epidemia in campo rom Castel Romano

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Ottobre 2015 - 10:13 OLTRE 6 MESI FA
Roma, allarme scabbia. Epidemia in campo rom Castel Romano

Roma, allarme scabbia. Epidemia in campo rom Castel Romano

ROMA – Allarme scabbia nel campo rom di Castel Romano, alla periferia sud di Roma. Il rischio che una nuova emergenza possa invadere la già martoriata capitale è concreto, e per questo le autorità deputate sono già all’opera perché il virus non varchi i confini del campo.

Un’emergenza che, spiega Davide Desario sul Messaggero, è scattata

da quando l’ospedale San Gallicano ha diagnostico nel giro di pochissimi giorni la malattia infettiva a sette persone tutte residenti nel campo nomadi di Castel Romano, uno dei grandi business della cupola romana di Carminati e Buzzi, e ridotto in condizioni igienico sanitarie devastanti. A lanciare l’allarme il servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl Roma C che ha subito scritto al sindaco e all’assessore alle politiche Sociali ma anche al prefetto e alla polizia municipale.

Continua Desario:

La questione è tutt’altro che da sottovalutare. E per capirlo basta leggere l’oggetto della lettera firmata dal direttore generale della Asl Roma C, Carlo Saitto: «informativa sulle gravi condizioni igienico-sanitarie riscontrate del Campo nomadi di Castel Romano».

Desario racconta il degrado del campo e i fattori che hanno contribuito ad alimentare l’allarme da parte delle attività sanitarie:

La situazione del villaggio di Castel Romano, che ospita quasi mille rom di cui la metà sono minori in età scolare che la mattina prendono il bus del Comune che li porta negli istituti della Capitale, non aiuta. Anzi. E la conferma arriva dal rapporto degli ispettori che hanno visitato il campo scortati dai vigili urbani.

Una lista di disservizi, inefficienze, degrado da far venire i brividi. I residenti del campo, da quanto scrive la Asl, non hanno l’acqua potabile poichè l’erogazione sarebbe stata sospesa dal 18 settembre. Gli scarichi fognari non funzionano. All’interno del campo è presente una notevole quantità di ridiuti di diversa natura. Nell’area è massiccia la presenza di topi e branchi di cani randagi.