Roma, ambulante muore durante un controllo. Testimoni: “Investito dai vigili”

Roma, ambulante muore durante un controllo. Testimoni: "Investito dai vigili"
Roma, ambulante muore durante un controllo. Testimoni: “Investito dai vigili”

ROMA – Un ambulante senegalese di 54 anni è morto mentre fuggiva da un controllo dei vigili urbani di Roma. Nian Maguette stava scappando da un controllo anti-abusivismo, quando è caduto e ha sbattuto la testa sull’asfalto del marciapiede sul Lungotevere. Alcuni testimoni hanno dichiarato che l’ambulante è stato investito da un motorino dei vigili, è caduto e ha battuto la testa, altre invece parlano di un malore. I vigili hanno smentito l’inseguimento e la ricostruzione, ma la morte dell’uomo ha scatenato una rivolta degli immigrati nel primo pomeriggio del 3 maggio e ora il lungotevere è bloccato e nel caos. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sull’accaduto.

Dopo la morte dell’ambulante e le voci circolate su un inseguimento da parte degli agenti municipali, il Comando della polizia di Roma Capitale ha smentito dichiarando: “Non esiste coinvolgimento diretto tra l’operazione antiabusivismo avvenuta stamattina e il decesso del cittadino senegalese avvenuto a circa 500 metri di distanza. Gli agenti intervenuti spiegano che non c’è stato alcun inseguimento. Auspichiamo che chi indaga faccia luce sulla vicenda. Esprimiamo vicinanza alla famiglia dell’uomo e a tutta la comunità senegalese”.

Il traffico è congestionato con conseguenti ritardi delle linee bus. Lunghe code vengono segnalate tra Ponte Amedeo Savoia e Ponte Garibaldi in direzione Ponte Testaccio e sul Lungotevere de’ Cenci dove decine di immigrati stanno manifestando per quanto accaduto. Alcune decine di immigrati si sono riversati in strada dopo la notizia della morte e protestano. Sul luogo è intervenuta la polizia in assetto antisommossa.

Intanto arrivano altre testimonianze che parlano di un malore. Un dipendente del negozio di via Cenci, a Roma, di fronte al quale è caduto l’ambulante senegalese ha dichiarato: “Ho visto attraverso la vetrina quell’immigrato avvicinarsi a piedi al marciapiede e accasciarsi vicino a una pietra che regge l’impalcatura. Sembrava si fosse sentito male”.

“Aveva un sacco nero pieno in mano, era corpulento – racconta un altro dipendente -. Una donna ha cercato di aiutarlo. E’ arrivata l’ambulanza e lo hanno girato, tentando in tutti i modi di soccorrerlo. Il sangue sul marciapiede? Penso gli sia uscito dalla bocca”.

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo sulla morte dell’ambulante senegalese. Al momento l’indagine è senza ipotesi di reato e senza indagati ed è coordinata dal pm Francesco Marinaro. A piazzale Clodio si attende l’informativa di vigili urbani.

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