Roma, assolti 54 tassisti: dissero il falso per avere la licenza

ROMA, 07 OTT – Tutti assolti. Questa la decisione del tribunale di Roma nei confronti di 54 tassisti capitolini finiti sotto processo per avere dichiarato il falso al fine di ottenere la licenza taxi.

Il tribunale, presieduto da Maria Cristina Muccari, ha accolto le richieste del pm Letizia Taverna, assolvendo con la formula ''perché il fatto non sussiste'' quegli imputati che erano accusati di aver detto il falso nelle domande presentate su richiesta del Comune di Roma per ottenere la licenza.

Assolti,invece, con la formula ''perche' il fatto non costituisce reato'' un gruppo di imputati le cui dichiarazioni, al fine di ottenere l'iscrizione, erano state rivolte alla Camera di Commercio. I tassisti erano sotto accusa per i reati di induzione al falso ideologico e falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico nell'ambito di una inchiesta sulle licenze irregolari.

Tra i tassisti finiti alla sbarra c'era anche Alessandro Migliazza, l'ex pugile condannato a titolo definitivo a 12 anni e 3 mesi di reclusione con l'accusa di omicidio preterintenzionale. Migliazza provoco', nel dicembre del 2006, la morte di Pasquale Leonardo, 44enne conducente di un'auto a noleggio, raggiunto da un pugno violentissimo in pieno viso e deceduto dopo 13 giorni di agonia in ospedale.

Il giudice ha disposto il dissequestro e la contestuale restituzione ai titolari delle licenze, che la procura aveva originariamente restituito al Comune.

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