Roma, 13 bagni pubblici diventano “privati”. Fare pipì costerà un euro

Interno di un bagno pubblico

ROMA – Struttura hi-tech, nuovo design, apertura fino a tarda sera e  privatizzazione. Sono le caratteristiche dei nuovi bagni che l’amministrazione capitolina offre alla cittadinanza. Il progetto, a firma dell’assessore al turismo Antonio Gazzellone, si dispiegherà in opere di ristrutturazione e installazione di nuovi siti.

Il “restauro” riguarderà in particolare tredici servizi igienici del centro storico e in zone a forte richiamo turistico: i cosiddetti bagni interrati, ossia dotati di scala e ascensore. Tra i più importanti: piazza di Spagna, San Giovanni, piazza S.Maria Liberatrice, via XX Settembre, via Zanardelli, piazza Sonnino.

Otto, tra i siti in cantiere, saranno dotati di strutture di superficie sul modello delle edicole esistenti e già utilizzate per il servizio di Informazione Turistica. All’interno, punti di accoglienza turistica in cui si potranno acquistare guide dei musei, cartine della città, cartoline e gadget autorizzati dall’amministrazione comunale. Ci sarà, dunque, bisogno oltre che dei tradizionali addetti al servizio di pulizie, anche di personale di accoglienza, possibilmente bilingue e istruito sulle informazioni da dare al pubblico.

Il dipartimento del Turismo si dichiara pronto per la disposizione di un bando di gara per l’affidamento della concessione a terzi. Fino ad oggi i costi di gestione erano affidati ad Ama S.p.a. con una spesa annua per il comune di un milione di euro. Cifra che dovrebbe smettere di gravare sulle casse comunali in quanto “il concessionario dovrà garantire il servizio a costo zero per l’amministrazione”, assicura Gazzellone. “Non ci sarà solo un risparmio – precisa il delegato al turismo dell’amministrazione capitolina – la gestione affidata ai privati porterà nuove risorse per la città” in quanto per usufruire del servizio bisognerà sborsare un euro. “Ma questo succede in tutte le capitali europee”, si giustifica.  Migliorare i bagni pubblici è segno di “civiltà e attenzione nei confronti dei cittadini”  ribadisce Gazzellone, che si professa responsabile di una città che vuole “garantire assistenza e accoglienza a tutti al pari di quanto avviene nelle altre capitali europee”.

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