Roma, biglietti falsi Atac: si stampavano così, si vendevano qui. Elenco edicole

Un biglietto Atac
Un biglietto Atac

ROMA – Biglietti falsi Atac: il sistema era semplice, come ricostruito dal pm Alberto Pioletti (e riportato dal Messaggero, questo il link): Massimo Muraglia informatico dipendente della Expotel (la società distributrice dei biglietti Atac nelle macchine automatiche delle stazioni), in collaborazione con Andrea Cortese, dipendente della Trafic Central (fornitrice di personale della Expotel) avrebbe stampato migliaia e migliaia di ticket fasulli – apponendo falsi timbri e falsi codici esadecimali – dopo essersi appropriati di due stampanti di ticket che erano nella disponibilità del suo ufficio per la manutenzione. Biglietti, prosegue il giudice, poi messi in circolazione e venduti grazie alla collaborazione di un edicolante di fiducia Stefano Feliziani e Fabrizio Centanni. In totale 8 gli edicolanti coinvolti. Quali edicole? Questa la mappa: da Piazza Bologna a Corso Trieste, passando per viale Giulio Cesare e Piazza Cornelia, fino a via di Villa Livia.

Massimo Muraglia ha patteggiato una pena a un anno e 8 mesi di reclusione.  Lorenzo Massa, titolare della Edishop di viale Giulio Cesare, che si era prestato ad acquistare centinaia e centinaia di biglietti falsi è stato condannato in abbreviato a 4 mesi di reclusione.

Quanto hanno guadagnato?

Complessivamente, secondo quanto emerso dall’inchiesta, Massimo Muraglia, avrebbe clonato circa 463mila biglietti destinati al circuito macchine emettitrici automatiche di biglietti (M.e.b.) ricavando dalla truffa 138mila euro. 50mila l’incasso di Cortese, 45mila quello di Feliziani e 15.000 di Centanni.

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