Roma. Cadavere bruciato al Divino Amore: simile a quello trovato ad Artena

ROMA – Presenta diverse analogie con l'omicidio di Artena, vicino Roma, dello scorso luglio e sarebbe maturato in un contesto simile: un omicidio tra operai o contadini per una vicenda irrisolta.

E' questa una delle ipotesi piu' accreditate dagli investigatori che indagano sull'omicidio di un uomo non ancora identificato, il cui cadavere e' stato ritrovato bruciato ieri nella Capitale in una buca in aperta campagna nella zona del Divino Amore.

L'ipotesi non esclude comunque, viste le modalita' del delitto, che possa trattarsi di una vera e propria esecuzione. Lo scorso 29 luglio il corpo del titolare di una falegnameria e del suo amico furono ritrovati carbonizzati poco distanti dalla stessa falegnameria ad Artena.

L'assassino, che si era reso subito latitante e fu poi arrestato dai carabinieri dopo qualche mese dai carabinieri, era un boscaiolo romeno che lavorava in quel luogo: li aveva uccisi a colpi di ascia e aveva bruciato i loro corpi perche' aveva avuto una lite con loro per aver rubato alcune taniche di gasolio.

L'omicidio di ieri a Roma e' simile, secondo gli investigatori, al caso di Artena: ieri mattina, a Borgo Santa Fumia, in zona Divino Amore, il proprietario di un terreno, un contadino, aveva trovato il cancello di entrata aperto. Poi, a qualche centinaio di metri, ha scoperto il cadavere.

Nella tarda serata del giorno precedente, quindi, la vittima assieme ad una o piu' persone erano entrate nel terreno. Poi l'uomo sarebbe stato ucciso con uno piu' colpi di pistola e il suo corpo bruciato con del liquido infiammabile. Fin dalle prime ore del ritrovamento, il proprietario del terreno sta collaborando con i carabinieri per fornire elementi utili.

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