Roma, cadavere di donna a Ponte Galeria. “Rivestita dopo la morte”, è giallo

Roma, cadavere di donna a Ponte Galeria. "Rivestita dopo la morte", è giallo
Roma, cadavere di donna a Ponte Galeria. “Rivestita dopo la morte”, è giallo

ROMA – E’ giallo sul ritrovamento di un cadavere di donna a Ponte Galeria, vicino a Roma. Dell’apparente età di 45-50 anni, capelli biondi, in avanzato stato di decomposizione – quindi la morte risalirebbe ad alcuni giorni prima -, il corpo si trovava in un terreno incolto di via Malnone.

Vestita, con un giacchetto jeans e dei sandali, la donna aveva in una tasca un foglio piegato con un testo scritto in tedesco, il che ha fatto ipotizzare che possa essere straniera. Non sono stati riscontrati segni evidenti di violenza ma il mistero è fitto perché dai primi rilievi sembra che la donna, trovata in posizione prona, possa essere stata rivestita dopo la morte.

Secondo quanto ricostruito da alcuni quotidiani, l’allarme sarebbe stato dato da un abitante della zona con una chiamata al 112 dei carabinieri. La donna non aveva documenti, solo un coltellino e alcune banconote.

Secondo una ricostruzione: Il corpo sarebbe stato rivestito in fretta dopo il decesso, ma al momento non vi sono conferme a questa ipotesi. L’autopsia sul cadavere sarà eseguita al Policlinico Gemelli di Roma, probabilmente domani. Sul ritrovamento indagano i carabinieri della Compagnia di Ostia.

Così, sul Messaggero, Adelaide Pierucci descrive il ritrovamento:

Era abbandonata tra sterpaglie e rovi nella zona di Ponte Galeria, la stessa dove generalmente si prostituiscono giovani nigeriane: una donna sui quarant’anni, bionda e con gli occhi azzurri. Era come mummificata, lasciata lì al caldo da poco meno di una settimana. Un vero e proprio giallo di Ferragosto, che ha già impegnato i carabinieri di zona e il pm di turno, Nadia Plastina. Le indagini sono appena cominciate ma già qualcuno degli investigatori lascia intravedere che possa trattarsi di un omicidio. Uno strano omicidio, perché la donna non aveva segni evidenti di violenza, tantomeno ferite da arma da taglio o da pistola. Eppure, sono diversi gli elementi che sembrano escludere un malore o un suicidio. «È come se la vittima fosse stata rivestita – dice a mezza bocca chi indaga – Soprattutto le scarpe, sembrano messe dopo la morte».

 

Gestione cookie