Roma: chiesti due secoli di carcere per ultrà che assaltarono caserme dopo morte Sandri

Gabriele Sandri

Due secoli di carcere. È la richiesta della Procura di Roma per i 19 ragazzi che tra il giugno del 2007 ed il febbraio 2008 presero d’assalto caserme e locali dopo gli scontri seguiti all’uccisione di Gabriele Sandri.

Le condanne vanno dai 14 anni in giù a seconda del reato commesso. Gli imputati sono 15, nessuno è in carcere, mentre molti si trovano agli arresti domiciliari: le accuse sono di associazione per delinquere, devastazione, saccheggio, violenza, lesioni a pubblico ufficiale.

Si parte dall’assalto alle caserme avvenuto l’11 novembre 2007, poco dopo la morte di “Gabbo”, fino all’incursione al locale “Sally Brown” nel febbraio del 2008. Secondo l’accusa, i motivi che avrebbero spinto la maggior parte degli imputati, sono di odio politico e disprezzo verso le forze dell’ordine.

Appartenenti a diverse tifoserie, quelle di Roma e Lazio, ma pare accomunati da simpatie di estrema destra, come dimostrerebbe la provenienza da ambienti contigui a Forza Nuova. Il cuore della requisitoria è stato dedicato all’11 novembre, giorno della morte di Gabriele Sandri, circostanza da cui derivarono gli altri episodi di violenza.

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