Roma chiusa per neve. Centro in tilt e adesso il peggio

Pubblicato il 3 Febbraio 2012 - 21:10 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Centro Italia chiuso per neve: treni bloccati, autostrade a singhiozzo e un invito, da amministrazioni locali e Protezione civile,  che sa di resa alle intemperie: “Se potete state a casa”. Lo chiede il sindaco di Roma Gianni Alemanno, alle prese con un piano anti-neve che fatica a funzionare e lo chiedono le stesse Ferrovie dello stato, segnalando disagi e cancellazioni. L’invito, generalizzato, è quello di non mettersi in marcia verso il centro Italia.

La situazione è critica soprattutto a Roma. Le strade consolari sono in tilt ma è sul Grande Raccordo Anulare l’emergenza più urgente: ci sono persone in coda dall’ora di pranzo. Molti hanno lasciato le automobili sulle corsie laterali e stanno cercando di raggiungere le uscite a piedi. Non solo: con il passare delle ore la strada sta ghiacciando e non mancano i mezzi pesanti in avaria al centro della carreggiata.

Situazione, insomma, che non sembra destinata a risolversi rapidamente. Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha disposto per sabato la chiusura di tutti gli uffici pubblici e delle scuole. Non solo: sempre a Roma dalle 12 di domani ci sarà obbligo di catene per (provare) a spostarsi in automobile.

Ma anche i mezzi pubblici hanno fatto cilecca: trovare un autobus e’ stata un’impresa. Con attese anche di due ore per spostarsi dal centro alla periferia e viceversa. Alla fermata del 23 a via Ostiense, dopo 30 minuti di attesa arriva un autobus: ”Molti miei colleghi si sono fermati e hanno fatto bene, e’ pericoloso guidare con questo tempo”, ha detto un autista. Bus ridotti del 75%, 79 linee garantite dal piano di emergenza, le sole dove viaggiano bus dotati di gomme da neve. Chiusi i cancelli di alcune fermate metro, per le scale di accesso scivolose per la neve.

Non è andata meglio con i taxi. Chi ha provato a chiamare le centrali operative o ad attenderli in strada è andato incontro ad attese anche di due ore. Tranne qualche eccezione, come il taxi ”Pisa 18” che per solidarieta’ ha caricato piu’ di un cliente insieme, inventandosi per un giorno il ‘taxi-collettivo’. Lo 060609, il numero unico chiamata ripete: ”Non ci sono taxi”.

Alla stazione Termini dalle 15:30 sono partiti solo una manciata di treni, con ritardi di almeno mezz’ora. Tra i passeggeri regna il caos, perché scarse sono le informazioni disponibili. E’ aperto solo un ufficio informazioni con due desk, ma la fila dei viaggiatori era nel pomeriggio di centinaia di persone.

In tutto questo la cancellazione della partita tra Roma e Inter in programma per sabato allo stadio Olimpico è poco più che un dettaglio. La mappa delle gare annullate, però, coincide con quelle delle criticità.

Saltano infatti partite in Emilia Romagna, a  Cesena e Sassuolo. Ed è proprio in tutta l’Emilia Romagna che, come dicono le Ferrovie, la situazione rimane di “emergenza grave”.  A Bologna oltre 60 medici hanno preferito passare la notte in ospedale per poter essere presenti sul luogo dell’emergenza. Sempre nella Regione Ferrovie dello Stato parla di cancellazioni di oltre il 65% dei treni.

In Toscana oltre alla neve ci si sono messi anche i black out, con migliaia di famiglie lasciate per ore senza corrente elettrica. Non a caso il governatore Enrico Rossi punta il dito contro l’Enel (annuncia un ricorso per il e contro l’amministratore delegato di Trenitalia Mauro Moretti.  Situazione difficile, con chiusure e disagi, anche in Umbria e nelle Marche.

Criticità anche più a sud.  In Molise il traffico è in tilt. La situazione piu’ preoccupante e’ sulle Statali 158 e 652 che servono l’Alto Volturno, sulla Trignina che collega Molise e Abruzzo, sulla Statale 17 che collega Isernia a Campobasso e sulla Statale 6 Dir che collega Molise e Lazio. Lunghe code di tir e auto in panne. I volontari della Protezione Civile stanno portando viveri e coperte per la notte.

In Alto Molise, sulla provinciale che porta ad Agnone (Isernia) sara’ allestita una tenda per soccorrere gli automobilisti. Su tutte le strade della provincia di Isernia ora c’e’ il divieto di transito per i mezzi pesanti e l’obbligo per gli altri veicoli di catene montate. Il Prefetto, inoltre, ha invitato ”la popolazione a non uscire di casa per evitare di intasare i soccorsi”. La neve continua a cadere e la quota massima l’ha raggiunta a Capracotta (1200 metri) sfiorando i due metri. I mezzi della Provincia di Isernia non sono rientrati per il cambio turno.

La Protezione civile della Campania definisce ”seria” la situazione creata dal maltempo, anche se per ora non si segnalano emergenze.   Volontari ed operatori sono in stato d’ allerta ed e’ stato attivato ”Arcadis”, il servizio di monitoraggio del suolo in vista del peggioramento delle condizione meteo previsto nelle prossime ore.