Roma, clonavano bancomat con tastiere finte: arrestati 3 russi al Torrino

Tre russi sono stati arrestati a Roma perché clonavano le tessere del Bancomat: applicavano una nuova tastiera per digitare i numeri e sostituivano il “beccuccio” dove si inseriscono le tessere magnetiche per ottenere tutte le informazioni necessarie.

I protagonisti della truffa sono due uomini e una donna tutti sotto i 30 anni. I tre sono stati intercettati, questa notte, da una volante dei carabinieri nei pressi del quartiere Torrino che insospettiti dall’auto ferma davanti ad una filiale di banca hanno proceduto ad un normale controllo. In seguito alla perquisizione effettuata sull’auto i carabinieri si sono insospettiti dell’atteggiamento dei 3 ragazzi e del materiale ritrovato: una tastiera, un piccolo computer, carte sim, un piccola batteria da auto e altro.

«I tre ragazzi – hanno spiegato gli inquirenti – erano venuti in auto dalla Russia portando con loro tutto il materiale necessario per la clonazione». Agivano velocemente e con grande abilità. Sette, otto minuti in tutto per applicare una nuova tastiera, quella dove si digita il codice segreto. Il cliente digitando i numeri riusciva a fare la normale operazione ma inseriva i propri numeri in un circuito collegato ad una sim o ad un sistema wireless.

Nel primo caso i numeri venivano così registrati e una volta smontata la tastiera posticcia bastava inserire la sim in un telefono e ottenere i codici. Nel secondo caso, con la trasmissione wireless, i russi potevano agire in tempo reale.

Altro metodo per rubare le informazioni delle carte era la sostituzione del «beccuccio» verde ottenendo, così, tutte le informazioni per la clonazione. I tre erano arrivati da 4 giorni a Roma e avevano alloggiato in un albergo di Tor Bella Monaca ma avevano scelto come zona delle operazioni quella fra l’Eur e il Torrino, «perchè – hanno spiegato gli inquirenti – è una zona ricca ma anche isolata».

Il furto delle informazioni avveniva su carte e bancomat di chi prelevava nelle ore notturne e durante il fine settimana. La tastiera posticcia e il nuovo beccuccio venivano installati dai russi grazie anche ad una schermatura che facevano sulle telecamere di controllo delle filiali. Un elemento fondamentale per le indagini è stato il navigatore ‘tom tom’ dell’auto dei tre grazie dal quale i carabinieri sono riusciti a risalire ad almeno una ventina di filiali registrate nell’indirizzario e all’albergo di Tor Bella Monaca.

I tre erano partiti dalla Russia e durante il viaggio si sono fermati nei paesi che hanno attraversato soprattutto a Praga. Infatti i carabinieri hanno trovato, fra l’altro, i tasti delle tastiere con i diversi caratteri e nelle diverse lingue compreso l’alfabeto cirillico. «Le carte clonate che però non sono state trovate – hanno detto i carabinieri – ci fanno presupporre che ci fosse un giro più largo e non ristretto ai tre. In albergo sono stati rinvenuti lo skimmer per la duplicazione e un bonifico effettuato da Praga di 15mila euro».

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