Un uomo detenuto nel carcere romano di Regina Coeli è morto per cause in apparenza naturali: Simone La Penna è morto a 32 anni nel centro clinico del penitenziario nel quale era stato rinchiuso anche Stefano Cucchi, prima di morire all’ospedale Pertini.
L’uomo era in carcere per reati legati alla droga ed è stato trovato morto nel suo letto. Soffriva di anoressia nervosa e, stando alle analisi del sangue, aveva una carenza di potassio. A Regina Coeli era arrivato dal reparto medico per detenuti dell’ospedale «Belcolle» di Viterbo.
«Si allunga l’elenco dei morti in carcere – ha commentato il Garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni – ed è giusto che, anche se sembra una morte naturale, la magistratura faccia chiarezza. In generale io credo che siano maturi i tempi per una riflessione complessiva: il carcere non è certamente il luogo più adatto per i malati gravi».
La morte di La Penna è giunta circa un mese dopo quella di Stefano Cucchi, il ragazzo scomparso il 22 ottobre: anche lui era stato detenuto a Regina Coeli dopo l’arresto del 16 ottobre.
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