ROMA – Ha aperto la finestra del suo ufficio, si è seduto a cavalcioni e poi dopo qualche attimo si è lanciato nel vuoto dal 13° piano del palazzo di Poste Italiane dell’Eur, a Roma. L’uomo, 39 anni, si è ucciso poco prima delle 18 del 7 ottobre a viale Europa, sotto gli occhi increduli di centinaia di persone che stavano lasciando gli uffici.
Marco De Risi sul Messaggero scrive che le ragioni del suicidio non sono ancora chiare. L’uomo era laureato e da poco era stato assunto a tempo indeterminato:
“Dalle prime testimonianze e dai primi accertamenti della polizia del commissariato Esposizione, quindi, si tratterebbe di un suicidio. Non sono ancora chiare, però, le ragioni che hanno spinto un uomo di 38 anni a lanciarsi nel vuoto. Gli investigatori, per ora, non avrebbero trovato alcuna lettera lasciata dal dipendente delle poste. L’uomo era stato assunto da poco a tempo indeterminato. Era laureato in giurisprudenza e aveva una vita apparentemente normale”.