Roma, disabile bloccato in metro per ascensori rotti: perde l’esame all’università

Roma disabile bloccato metro
Metro B a Roma (Foto archivio ANSA)

ROMA – Rimanere bloccato nella metro di Roma e non poter raggiungere l’università, perdendo così anche l’esame che avrebbe dovuto svolgere. Matteo Chittarro, 21 anni, ha una malattia congenita che lo costringe in sedia a rotelle e il 3 settembre è stato il protagonista di questa odissea e la racconta a Leggo.

Il giovane originario di Aprilia, in provincia di Latina, si è recato a Roma in treno e poi ha preso la metropolitana per arrivare all’università di Roma Tre, dove frequenta la facoltà di Lingue. Arrivato alla stazione Marconi della metro B, l’ascensore non funzionava e non ha potuto fare altro che raggiungere la stazione successiva di Magliana. Ma anche lì, la brutta sorpresa: gli ascensori non funzionavano.

Il ragazzo ha raccontato a Michela Poi nell’articolo pubblicato da Leggo: “Sono abituato ai disservizi ma mai mi era accaduta una cosa simile”. Quando ha tentato di cambiare stazione, ma arrivando a Magliana anche quello era rotto: “Ma non finisce qui. Quando ho tentato di raggiungere l’ascensore nella direzione opposta, ho capito che nemmeno quello era in funzione e che ero letteralmente bloccato lì sotto perché erano tutti gli ascensori erano fuori uso”.

Matteo allora ha raggiunto la stazione di Eur Fermi: “Ho chiamato mia madre per farmi venire a prendere mi avevano detto che la stazione era attrezzata per i disabili con diverse “uscite a livello”. Sono rimasto bloccato anche lì. A quel punto ho proseguito fino a Laurentina e sono tornato indietro di nuovo ad Eur Fermi. Finalmente sulla piattaforma opposta a quella precedente ho trovato un ascensore funzionante. E lì è finita la mia Odissea. A quel punto si era fatto tardi per il mio esame”.

Quando il ragazzo è riuscito finalmente a uscire dalla metro, ormai era in ritardo e non ha potuto sostenere l’esame, spiega a Leggo: “Senza aver passato quell’esame non potrò laurearmi a maggio. Di solito sono abituato a prendere la vita con il sorriso, ma questa volta sono davvero amareggiato. Anche perché mi sono trovato in trappola sotto la metro senza poter uscire. E se non fosse stato per mio cugino, non sarei mai riuscito a ritornare a casa”. (Fonte Leggo)

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