Roma, donna presa a calci e pugni in pieno centro: arrestato clochard Roma, donna presa a calci e pugni in pieno centro: arrestato clochard

Roma, donna presa a calci e pugni in pieno centro: arrestato clochard

ROMA – Un’aggressione estremamente violenta, con numerosi calci al volto, ai danni di una donna che è rimasta a terra, sui sampietrini di piazza Madonna di Loreto, a Roma.

A metterla in atto un cittadino romeno di 68 anni, senza fissa dimora e con numerosi precedenti alle spalle, arrestato dai Carabinieri del Comando Roma piazza Venezia e dell’8° Reggimento Lazio con l’accusa di lesioni personali gravi.

Ancora non si comprendono i motivi alla base di tanto accanimento sulla vittima: su questo particolare stanno ancora cercando di fare piena luce gli uomini dell’Arma, che, due notti fa, sono stati allertati da un passante che aveva assistito alla scena.

I militari, arrivati sul posto, hanno trovato la donna ancora sdraiata sul selciato, cosciente ma gravemente ferita al volto, e il suo aggressore seduto poco lontano, in evidente stato di ebbrezza, come se nulla fosse accaduto, ma con le scarpe ancora macchiate di sangue.

La priorità è stata far arrivare sul posto il personale sanitario per prestare le prime cure alla vittima, al momento senza identità perché sprovvista di documenti, di un’età stimata tra i 35-40 anni, carnagione olivastra – con ogni probabilità cittadina straniera – verosimilmente anche lei una senza fissa dimora.

Per la donna è stato necessario il ricovero all’ospedale Santo Spirito, dove si trova tuttora, per la frattura delle ossa nasali e varie ferite e contusioni al volto, con una prognosi di 40 giorni.

I Carabinieri hanno tentato di parlarle, ma la donna non ha mai risposto: non si capisce se fosse una conseguenza delle botte prese al volto e alla testa o se non comprendesse la nostra lingua.

I militari si stanno adoperando per darle un nome attraverso una serie di accertamenti incrociati e alle sue impronte digitali.

Nel frattempo, il suo aggressore è stato ammanettato e portato, prima, nella vicina caserma di piazza Venezia, poi direttamente nel carcere di Regina Coeli, dove rimane a disposizione dell’Autorità giudiziaria. (fonte AGI)

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