Roma, entra in Ztl per andare a trovare la madre morente: accumula 17 multe

Roma, entra in Ztl per andare a trovare la madre morente: accumula 17 multe
Roma, entra in Ztl per andare a trovare la madre morente: accumula 17 multe

ROMA – Una donna per due settimane ha violato la Ztl di via Nomentana mentre andava in ospedale dalla madre morente, ricoverata al Policlinico Umberto I. E così la signora Rita, originaria di Avellino ma residente a Roma da anni, si è vista recapitare dai vigili a casa 17 multe da 93 euro l’una per un totale di oltre 1500 euro.

Il Mattino scrive:

“Non conta che la donna andasse dalla madre, la signora Nicolina quasi novantenne, ricoverata in ospedale passando nella Ztl della Nomentana. Non conta che l’anziana madre era alla fine dei suoi giorni e probabilmente la donna al volante non fosse proprio lucida. Il fatto è documentato dalle telecamere della Ztl e tanto basta. Il bolso vigile di quel corpo di polizia che nella Capitale brilla per le assenze a Capodanno, si è limitato a firmare i verbali”.

I verbali risalgono al periodo tra il 31 agosto e il 22 settembre, proprio il periodo in cui la madre di Rita era degente terminale al Policlinico. Ma i verbali sono stati inviati ad Avellino per un totale di 1595 euro da pagare, scrive il Mattino:

“Quelle multe sono il segno di una pervicace volontà di violare la legge o di un’altrettanta pervicace volontà di non verificare un bel nulla di quel che sta accadendo per strada?

Era così difficile scuotere quella donna dal torpore indotto dal dolore e gentilmente chiederle di non passare più di lì? La donna si è rivolta al giudice di Pace e ad un’associazione di utenti della strada e otterrà di pagare con lo ”sconto legale” la violazione più grave e aumentata (al massimo) sino al triplo. La legge dice che si commina un’unica sanzione per più multe relative a motivi identici e comminate a breve distanza (lo sapeva il pizzardone prima di far spendere all’amministrazione centinaia di euro in francobolli per raccomandate?)”.

Andrea Pallante, dell’Associazione Agitalia, racconta:

“I pizzardoni romani non sono mai assenteisti quando dovrebbero esserlo e la signora avellinese è stata beccata regolarmente mentre quotidianamente andava a trovare la madre agonizzante all’Umberto I”.

Ora la donna ha presentato ricorso:

“Da donna dal 31 agosto del 2014 al 22 settembre nel suo pellegrinaggio al capezzale della madre aveva ben altro a cui pensare e non s’è mai accorta delle telecamere e dei segnali.

Nel ricorso della signora Rita N. è stato necessario ripercorrere il calvario della madre per dimostrare che «tutti i verbali sono stati elevati proprio durante il periodo di tempo nel quale si recava a far visita alla madre, degente terminale». Una domanda gentile al varco Ztl avrebbe evitato alla signora Rita di giustificare con la morte di un congiunto la richiesta di pagare una e non 17 multe”.

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