Fiumicino. Fuori pista aereo Alitalia con 50 a bordo, 16 feriti. “Vento forte”

Pubblicato il 3 Febbraio 2013 - 01:02| Aggiornato il 23 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un aereo Alitalia operato dalla compagnia romena Carpatair, un ATR 72, proveniente da Pisa, è finito fuori pista a Roma, all’aeroporto di Fiumicino, dove è atterrato in condizioni drammatiche, con un doppio sobbalzo e, dopo avere toccato due volte terra, è finito fuori pista, la numero 3, fermandosi sull’erba. La causa, secondo Alitalia, è il forte vento che in quel momento stava soffiando sul Fiumicino.

Guarda qui le foto dell’aereo dopo l’impatto

A bordo c’erano 50 persone, di cui 4 componenti dell’equipaggio. Sedici i feriti, ma nessuno è in pericolo di vita; 6 feriti sono gravi, uno di loro si è fratturato il femore. Il caso più serio è quello di una hostess, di nazionalità romena, che si trovava probabilmente in piedi al momento dell’incidente ed è caduta procurandosi traumi alla colonna vertebrale.

L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha fatto sapere che “qualunque ipotesi sulle cause dell’evento è del tutto prematura. Come previsto dall’ordinamento in materia le cause saranno individuate dall’inchiesta tecnica di sicurezza già avviata”.

Indaga anche la polizia, che, guidata da Antonio Del Greco, ha già iniziato a raccogliere le testimonianze, anche se l’ipotesi più probabile è che il forte vento e le condizioni atmosferiche abbiano compromesso la manovra di atterraggio. Non è esclusa l’ipotesi di un errore di manovra del pilota.

Ma nella notte l’Alitalia ha emesso un comunicato in cui non lascia dubbi sulle cause, attribuite al vento:

”A causa del forte vento l’aeromobile ATR72 di Carpatair che operava il volo AZ1670 Pisa-Roma per conto di Alitalia, nelle ultime fasi di avvicinamento sull’aeroporto di Roma Fiumicino ha incontrato difficoltà nell’atterraggio che hanno provocato un’uscita di pista”.

Forte lo choc tra i passeggeri, anche quelli usciti senza nemmeno un graffio dalla paurosa avventura ma pieno di schizzi di fango. A un’ora di distanza dall’atterraggio, uno dei passeggeri ha riassunto l’emozione vissuta con queste parole:

“Tanta paura, qualcuno di noi ha creduto di poter morire e tutti urlavano. Durante l’atterraggio l’aereo ha toccato due volte bruscamente a terra: ci è stato spiegato che la seconda volta si è piegato il carrello e l’aereo è finito fuori pista. Tutti quei sobbalzi erano dovuti a dei vuoti d’aria. Eppure il volo era stato tranquillo fino a quel momento”.

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Una passeggera, Leila, cittadina Georgiana, ha detto:

”Ho avuto tantissima paura. Quando l’aereo stava atterrando ha cominciato a ballare, di qua e di la, su e giù: non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, poi ha toccato terra e c’è stato tanto rumore, poi solo confusione, si è fatto tutto buio: ho visto una persona, distesa per terra; altri feriti non sono riuscita a vederli: ringrazio Dio, alla fine ci è andata comunque bene”.

Anche un passeggero brasiliano, Fabiano, dice:

”ho avuto veramente paura”.

Gianfranco Marano, catanese, ha raccontato:

”Mi sono visto la morte in faccia, è stato terribile, ho pensato che non ce l’avrei fatta. L’aereo mentre si avvicinava all’aeroporto di Fiumicino è sceso molto velocemente, c’erano fortissime raffiche di vento. Durante la fase di atterraggio quando ha toccato terra l’aereo ha fatto un primo sobbalzo, quindi un secondo più forte e poi un terzo ancora più forte poi l’aereo è scivolato sul lato sinistro. Io sono riuscito ad uscire buttandomi sul prato da una porta di emergenza, così come hanno fatto altri passeggeri”.

La maggior parte dei passeggeri trascorrerà la notte ospitata in un albergo anche se chi deve proseguire il viaggio lo farà appena possibile, anche senza bagaglio. Infatti, per recuperare i bagagli a bordo dell’aereo si dovrà comunque attendere la conclusione delle operazioni di messa in sicurezza dell’aereo. In quattro invece sono finiti in ospedale.

L’aereo si trova ed è probabile che ci resterà un po’, con il muso adagiato sull’erba in fondo alla pista numero 3 ed è inclinato su un lato, dalla parte dell’ala destra ed ha il carrello destro sventrato così come sono danneggiate le pale dell’elica destra. Anche il sottopancia del muso dell’aereo presenta dei danni e alcuni detriti sono sparsi intorno alla sagoma. Tutte le porte da entrambi i lati dell’aereo sono aperte e sul fianco sinistro c’è anche la scaletta all’esterno. Per la forza del vento che nella notte soffiava su Fiumicino,l’elica sinistra ha continuato a girare a vuoto, con un rumore sinistro.

Anche se al momento del fuori pista non si sarebbe verificato alcun principio di incendio, l’aereo è circondato da quattro unità dei vigili del fuoco, che hanno fatto anche dei rilievi e da mezzi della sicurezza aeroportuale e della polizia.

Sul fianco dell’aereo Alitalia appare la scritta ‘Operato da Carpatair’ ed è evidente una bandiera con i colori della Romania.

La Carpatair è stata fondata nel 1999 a Timisoara, nei Carpazi romeni. Ha circa 450 dipendenti e attualmente serve 28 destinazioni in 6 nazioni.

Essendo romeni la compagnia e l’equipaggio, non ci sono sindacati a tutelarli.

I sindacati italiani hanno dichiarato, per bocca di Marco Veneziani, segretario nazionale UIL Trasporti: “Siamo impressionati dal numero di avarie e problemi di questa compagnia, tanto che io personalmente ho fatto una denuncia sia all’Enac sia all’agenzia nazionale del volo per verificarne la sicurezza. Poi non ne ho saputo più nulla. La compagnia lascia forti perplessità. Speriamo che il servizio venga sospeso immediatamente. Prima di lanciare allarmi pero’ aspettiamo l’inchiesta”.

Poco dopo l’Alitalia ha annunciato di avere subito sospeso i voli su Pisa e Bologna operati per suo conto da Carpatair.