Roma, furto di gioielli con fumogeni al Museo Etrusco di Villa Giulia

ROMA – Furto di gioielli nella notte tra sabato e la domenica di Pasqua, al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. I ladri, utilizzando dei fumogeni per distrarre le guardie e offuscare le riprese delle telecamere di sorveglianza, sono penetrati all’interno dopo avere forzato un portone ed hanno rubato alcuni gioielli ottocenteschi della collezione “Castellani”, uno dei più importanti nuclei antiquari del Museo.

Ma a quel punto è scattato l’allarme e i ladri hanno arraffato solo alcuni gioielli, che non rappresentano i pezzi di maggior valore, prima di darsi alla fuga.

La Collezione, donata allo Stato il 19 gennaio 1919, è composta da più di 6000 oggetti interi e da frammenti comprese oreficerie antiche e moderne. Sul caso investigano i carabinieri della compagnia Parioli.

Il Museo nazionale etrusco di Villa Giulia è stato fondato nel 1889 per raccogliere tutte le antichità pre-romane del Lazio, dell’Etruria meridionale e dell’Umbria appartenenti alle civiltà etrusca e falisca. Il pezzo di maggior prestigio conservato nel museo è il monumento funerario di terracotta il “Sarcofago degli Sposi” che rappresenta una coppia di sposi a grandezza quasi naturale. La sede del Museo, è Villa Giulia, una villa rinascimentale fatta edificare da Papa Giulio III durante gli anni del suo pontificato tra il 1550 e il 1555.

Chiuso per motivi tecnici” è il cartello che è stato affisso domenica mattina all’ingresso del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, dopo il furto subito la scorsa notte. Oggi, giorno di Pasqua, il Museo doveva rimare aperto dalle 8.30 alle 19.30, mentre invece turisti e romani possono entrare soltanto a visitare Villa Poniatowski, dove sono esposte le antichità dei centri dell’Umbria e del Latium Vetus. ”Il Museo – ha spiegato il direttore regionale per i Beni Culturali del Lazio Federica Galloni – verrà riaperto domani, ad eccezione della sala degli Ori, dove è avvenuto il furto”.

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