ROMA – E’ risultato positivo ai test alcolemici e tossicologici Pietro Genovese, il 20enne figlio del regista Paolo, alla guida dell’auto che sabato notte ha travolto e ucciso due ragazze di 16 anni in Corso Francia a Roma. I primi esiti degli esami sono stati resi noti dalla polizia locale di Roma Capitale che sta svolgendo le indagini.
Genovese, che si è fermato subito dopo l’incidente per prestare soccorso, è stato poi trasportato al Policlinico Umberto I in stato di choc, dove è stato sottoposto ai test. “Solo i successivi esiti degli ulteriori esami – fanno sapere gli agenti – che perverranno nei prossimi giorni, potranno stabilire parametri, tipologia e livello di sostanze rinvenute”. Nel procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, si procede per omicidio stradale, ma le dinamiche sono ancora tutte da chiarire. La polizia sta ascoltando diversi testimoni per cercare di ricostruire con esattezza l’accaduto. Al vaglio anche le immagini delle telecamere di zona. Mentre al giovane investitore sono stati sequestrati sia l’auto che il cellulare. Verranno effettuati accertamenti anche per stabilire se al momento dell’impatto stesse utilizzando il telefono.
Le giovanissime vite di Gaia Vonfreymann e Camilla Romagnoli si sono spezzata a pochi metri da casa e dal liceo che frequentavano insieme. Erano “amiche del cuore”, compagne di banco e inseparabili anche fuori dalla scuola. Sabato sera avevano trascorso la serata a Ponte Milvio, punto di ritrovo dei giovani nel quadrante Nord di Roma. Erano felici come lo sono tutti i ragazzi al primo giorno di vacanza, con la chiusura delle scuole per le festività natalizie.
Gaia, socievole e sorridente, era una vera sportiva. Per diverso tempo si era dedicata al canottaggio e attualmente giocava a pallavolo. “Una persona splendida, davvero speciale e sempre pronta ad aiutare gli altri”, ha detto tra le lacrime un amico. Figlia unica, abitava a pochi metri dal liceo classico De Sanctis, dove frequentava il terzo anno. Il papà, un ufficiale di complemento dei carabinieri in congedo, da 32 anni lavora nel campo delle assicurazioni. È stato proprio lui, “costretto su una sedia a rotelle proprio per un incidente stradale, a riconoscere la figlia”, ha raccontato un amico di Gaia.
Camilla, invece, aveva una sorella più grande di qualche anno. Era più timida e silenziosa. Il papà Marino lavora per una ditta di generi alimentari e, fatalità, da circa dieci anni rifornisce anche uno dei locali che affacciano proprio sul luogo in cui è avvenuto il terribile incidente.
Una “tragedia enorme”, ripetono in molti oggi, che ha coinvolto un terzo giovane: il ventenne Pietro Genovese, figlio del regista Paolo. Un dramma anche per lui e per la sua famiglia, nonostante sia rimasto indenne. Ex studente del liceo classico Mameli, amante del cinema e appassionato di rugby, Pietro Genovese si trovava al volante dell’auto che ha travolto le due ragazze. Sul suo profilo Facebook diversi scatti che lo ritraggono sorridente in compagnia di amici e durante alcuni viaggi. “Il dolore per Gaia e Camilla e per i loro genitori è insopportabile. Siamo una famiglia distrutta è una tragedia immensa che ci porteremo dentro per sempre”, ha detto all’Ansa il padre del ragazzo, il regista Paolo Genovese. (Fonte Ansa).