Roma: giro di vite su lavavetri e giocolieri. Protesta l’opposizione

Il Comune di Roma dichiara guerra a lavavetri,  giocolieri,  pulitori di fari, e abusivi che ogni giorno presidiano molti semafori della capitale chiedendo soldi agli automobilisti.

La firma all’ordinanza che vieta di «esercitare mestieri non autorizzati sul suolo pubblico e di turbare il traffico» è prevista per il 20 ottobre e il provvedimento dovrebbe essere operativo dal primo novembre  per un anno.

Il 19 ottobre alcuni consiglieri e assessori regionali e provinciali del Pd, Prc e Sinistra e Libertà si sono improvvisati lavavetri per un giorno per protestare contro l’ordinanza in arrivo.

A differenza di quella già applicata a Firenze, l’ordinanza di Roma conterrà non solo sanzioni ma anche la possibilità di un reinserimento sociale qualora si appurino condizioni di sfruttamento.

L’entrata in vigore è vincolata dall’ingresso definitivo di 200 vigili urbani dei 600 previsti entro il 2011 che stanno frequentando un corso che terminerà alla fine di ottobre, più altri 50 circa nuovi entrati tra gli Operatori comunali della mobilità e decoro urbano. La maggior parte dei neo agenti entrerà nel Gruppo sociale di sicurezza urbana e affiancherà il Gruppo pronto intervento traffico.

Se si scoprirà che il lavavetri è clandestino allora verrà accompagnato nei centri di identificazione ed espulsione. Altrimenti, secondo quanto è previsto anche nell’articolo 650 del codice penale, è prevista la multa fino a 200 euro.

Oltre alla multa verrà anche sequestrata l’attrezzatura. Per i soggetti deboli è previsto un percorso di assistenza: in caso di donne e bambini il Campidoglio provvederà a farli seguire da assistenti sociali, così come in caso di vittime del racket.

L’ordinanza, come accade già per quella anti prostituzione, sarà sulle spalle soprattutto della polizia municipale, ma non escluderà l’intervento delle altre forze dell’ordine.

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