Roma, “i soldi o ti infetto”: preso rapinatore con siringa

Roma "dammi i soldi o ti infetto": preso rapinatore con siringa
Roma “dammi i soldi o ti infetto”: preso rapinatore con siringa

ROMA – Andava in farmacia, tirava fuori una siringa sporca di sangue, diceva al farmacista: “Ho l’Aids, dammi l’incasso” e una volta presi i soldi scappava. Ma dopo sei mesi di indagini il rapinatore seriale delle farmacie dell’Aventino, quartiere residenziale di Roma, è stato preso.

L’uomo, Francesco Iosca, 31 anni, di Matera, è accusato di quindici colpi, non solo all’Aventino, ma anche, informa il quotidiano romano il Messaggero, alla farmacia Magna Grecia, in via Corfinio, a San Giovanni; alla farmacia di piazza della Repubblica, alla farmacia Colli Albani, alla Antica Farmacia di San Giovanni, in via Appia Nuova, e nella vicina farmacia Primavera, e alla farmacia De Angelis in via Marmorata.

I colpi erano stati commessi tutti nell’agosto del 2015. Iosca si metteva in fila con gli altri clienti per comprare le medicine, ma una volta arrivato al bancone tirava fuori la siringa e minacciava i farmacisti.

Il giovane è stato incastrato grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza e al riconoscimento dei farmacisti che erano stati sue vittime.

Scrive il Messaggero:

“In un caso il rapinatore per scavalcare il bancone aveva finto anche un malessere, per poi tirare fuori un taglierino appena superato il bancone nonostante l’opposizione della farmacista. «Stai tranquilla», aveva rassicurato Iosca «non urlare che non ti faccio niente, tu dammi i soldi e vado via». Colpo in quel caso sventato dall’intervento di un farmacista che aveva notato la collega in difficoltà. Il bottino, di colpo in colpo, variava tra i 400 e i 2.000 euro. Tra i più fruttuosi quello del 21 agosto nell’Antica Farmacia San Francesco, in via San Francesco a Ripa: 1.800 euro. La misura cautelare per Iosca, già in carcere per altre rapine, è stata firmata dal gip Angela Gerardi su richiesta del pm Fabio Santoni. Assistito dall’avvocato Domenico Naccari, però, il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere. «Non ero io» si è limitato a difendersi”.

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