Roma, inchiesta bus: Riccardo Mancini, ex ad Eur Spa, rinviato a giudizio

Riccardo Mancini con Gianni Alemanno
Riccardo Mancini con Gianni Alemanno

ROMA – L’ex amministratore delegato dell’Ente Eur, Riccardo Mancini, è stato rinviato a giudizio dal Gup di Roma assieme al dirigente della società Ati, Patrizio Monaco. La vicenda riguarda uno dei capitoli dell’inchiesta sulla presunta tangente per la fornitura di 45 bus a Roma Metropolitane. Il processo è stato fissato per il prossimo 23 settembre: i due sono accusati di tentata estorsione. 

I due sono accusati dai pm Paolo Ielo e Giuseppe Cascini di avere minacciato il manager del consorzio di trasporti Ccc, afferente all’area politica di sinistra, Alessandro Filibozzi, per costringerlo a rinunciare ad un ricorso, pena l’esclusione da futuri affari.

Il procedimento, nel quale il Comune di Roma si è costituito parte civile e per quali i due affronteranno il processo davanti al giudice della ottava sezione monocratica, rappresenta uno stralcio dal troncone principale dell’inchiesta giudiziaria che verte sulla presunta maxitangente per la fornitura dei 45 bus.

Di quella mazzetta, versata da Breda Menarini, società del gruppo Finmeccanica ed una delle fornitrici dei bus, Mancini avrebbe intascato, secondo l’ipotesi di lavoro della Procura 500 mila euro, ma lui ne ha ammessi solo 60 mila. A versare materialmente il danaro sarebbe stato l’ex amministratore delegato di Breda Menarini Roberto Ceraudo, a sua volta coinvolto nell’inchiesta giudiziaria.

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