Rom senza patente uccide: zero giorni di galera

L'articolo del Giornale
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ROMA – Ha investito un uomo con l’auto (uccidendolo), ma non aveva la patente. Eppure è già libero il pirata della strada che giovedì 5 novembre ha investito e ucciso a Roma Luciano Zarlenga, benzinaio 52enne che si stava facendo un giro in bicicletta. Il rom diciottenne, sposato e anche padre, è stato affidato dal giudice alla custodia della famiglia. Per la verità questo ragazzo, già beccato altre volte a guidare senza patente, di famiglie ne ha già due. Quella rom di origine, a Treviso, e quella nuova che sta tentando di costruirsi nella capitale con la sua compagna, pure minorenne, da cui ha già avuto un figlio. Ed è proprio a Treviso che è fuggito dopo l’incidente, e sempre lì si è costituito.

Rinaldo Frignani sul Corriere della Sera spiega perché non è stato trattenuto: Il giovane si è presentato dai carabinieri 23 ore dopo l’incidente, avvenuto alle 17 circa di giovedì, e questo l’ha forse favorito, visto che di solito il pirata della strada che si presenta entro un giorno non finisce in carcere. L’effettivo proprietario della vettura, che è stata sequestrata, sarà invece denunciato.

“È stato un tragico incidente – ha spiegato il suo legale, Francesco Murgia -. Il ragazzo si è fatto prestare l’auto mentendo sull’età e poi si è trovato davanti il ciclista che veniva dalla discesa: non ha potuto evitarlo. Lui ha assicurato che non aveva assunto né alcol né droga e, comunque, si è reso disponibile a tutti gli accertamenti del caso”. E ancora: “Era sotto choc e solo per questo non ha prestato soccorso. Non capiva più niente, tanto che ha abbandonato l’auto per poi raggiungere a piedi la stazione, prendere un treno e tornare a Treviso. Ha 17 anni e solo adesso si è reso conto della gravità di quello che è successo ed è profondamente pentito”.

 

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