ROMA – Muhammad Shahdaz Khan pakistano di 28 anni, è stato ucciso poco dopo le 23 del 18 settembre in via Lodovico Pavoni, zona Marranella (Pigneto-TorPignattara), a Roma. Un omicidio avvenuto per una banale lite non lontano da Villa De Sanctis, dove domenica 14 settembre un uomo di 52 anni è stato ucciso a coltellate. Per l’omicidio di Shahdaz i carabinieri hanno subito fermato un ragazzo italiano di 17 anni. Per lui l’accusa è di omicidio preterintenzionale. Tra il pakistano e il giovane, scrive Marco De Risi sul Messaggero, sarebbe scattata una violenta lite
“Dalla ricostruzione effettuata dalle forze dell’ordine, i due hanno attaccato briga poco dopo mezzanotte in via Pavoni cominciando a insultarsi davanti ai passanti. Nessuno avrebbe immaginato l’epilogo di quello che sembrava solo un litigio, poi però i due sono passati dalle parole ai pugni. Tutto è avvenuto in pochi istanti e nessuno ha fatto in tempo a dividere i due che continuavano a picchiarsi. Poi il dramma: l’uomo è finito a terra senza più dare segni di vita. Intanto qualcuno aveva chiamato il servizio 118 che a sua volta ha allertato i carabinieri”.
Alla base della rissa non vi sarebbero motivazioni razziali, scrive Il Messaggero:
“I militari erano intervenuti sul intorno a mezzanotte sulla base di alcune segnalazioni che riferivano di una persona in via Lodovico Pavoni ubriaca e che urlava, pregava e molestava i passanti. Tra questi anche il 17enne che, incrociato Muhammad Shahdaz Khan si sarebbe visto sputare in faccia. Quindi il minorenne avrebbe aggredito a calci e pugni il pakistano fino ad ucciderlo. Quando i militari sono arrivati sul posto, hanno trovato un capannello di persone intorno alla vittima tra cui anche il 17enne che ha subito ammesso le sue responsabilità aggiungendo però di aver sferrato solo un colpo contro il pakistano”.
Un altro omicidio che si consuma a pochi giorni di distanza da quello di domenica in Villa De Sanctis: anche in quel caso tutto era partito da una lite e il delitto si era consumato in un parco affollato di famiglie a fare il picnic. Il delitto scatenò l’ira dei residenti della zona, periferia est della capitale, esasperati dal degrado e dalla poca sicurezza. “Questa villa e queste strade sono poco sicure: avvengono rapine e molti vengono a drogarsi”, avevano detto alcuni residenti.