Roma, maestra faceva disegnare i gironi dell’inferno: “Metteteci i nomi dei compagni che volete vedere morti”

Roma, la maestra di una seconda elementare avrebbe assegnato il compito di “disegnare i gironi dell’Inferno chiedendo agli alunni di mettere all’interno i nomi dei compagni che avrebbero voluto vedere morti”.

L’insegnante, che nel passato sarebbe stata sottoposta a diversi Tso (i trattamenti sanitari obbligatori), avrebbe fatto anche dell’altro. Durante una pausa pranzo, “si sarebbe sporta dalla finestra, dondolandosi mentre si teneva alla corda della serranda, davanti ai bambini” canticchiando nel frattempo “Guarda Come Dondolo”, successo degli anni Sessanta di Edoardo Vianello. E ancora: la donna avrebbe aggredito un alunno disabile presente nella sua classe e disegnato dei simboli massonici in classe.

Fa disegnare ai suoi alluni di 6 anni i gironi dell’inferno: “Metteteci i nomi dei compagni che volete vedere morti” 

La denuncia choc arriva dalla presidente del Consiglio di istituto. La donna ha ricostruito la vicenda durante un’intervista rilasciata ad una radio. 

“Noi genitori ci siamo mossi subito chiedendo spiegazioni, ma sono dovute intervenire le forze dell’ordine. Abbiamo chiesto alla docente perché si comportasse così con dei bambini di seconda elementare di 6-7 anni, ma questa docente non ha saputo gestire la situazione”.

“Per la dirigente scolastica è un’insegnante come gli altri”

“La dirigente scolastica ha dichiarato che per lei è un’insegnante come gli altri – ha proseguito la Cagnazzo -. Ma secondo noi c’è una sorta di scaricabarile tra la dirigente scolastica e l’Ufficio scolastico regionale. Mi sembra assurdo lasciare che i bambini vadano a scuola con l’ansia”. La mamma ha contattato anche l’assessora alla scuola del municipio di Roma in cui si trova l’istituto.

“Lo stiamo facendo anche perché vogliamo aiutare questa persona: è una persona che sta male e che ha bisogno di aiuto. Ma davanti a noi troviamo un muro: quello della dirigenza scolastica. Per questo siamo stati costretti a dover richiamare le forze dell’ordine”. 

Oltre a creare il panico tra i bambini (alcuni di loro non riescono più a dormire la notte a causa del trauma subito), il comportamento della maestra “avrebbe portato anche a un calo di iscrizioni nella scuola”, racconta ancora la presidente del Consiglio di istituto. Che prosegue:  “Davanti ad alcuni genitori, la maestra avrebbe raccontato di essere stata sottoposta più volte a dei Tso (trattamento sanitario obbligatorio). In queste condizioni non si può insegnare. Il danno che stanno provocando ai nostri bambini non è una cosa da poco. Il problema non è questa docente, ma è chi da dirigente avrebbe dovuto impegnarsi un po’ di più per trovare una soluzione. L’ufficio scolastico regionale mi ha spiegato che la dirigente avrebbe potuto sospendere cautelativamente la docente per aiutarla, o comunque fare presente che non era il caso di insegnare”. Ora la maestra è stata sospesa. 

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