Roma, mancano i soldi per la metro C. Atac: “B1 finita entro estate”

Roma, mancano soldi per la linea C. In forse il prolungamento della A. Atac: “B1 pronta entro l’estate” (Foto Lapresse)

ROMA – Mancano i soldi per la metro C: forse il cantiere salta fino a data da destinarsi. In forse pure il prolungamento della linea A. Ma dall’Atac assicurano: “Linea B1 finita entro l’estate”. Ma a furia di scorrere l’alfabeto non è solo una questione di soldi: intoppi burocratici e rallentamenti vari rischiano di lasciare per strada 1200 lavoratori che ieri con slogan e fischietti si sono riuniti in presidio ai cantieri di Piazza Annibaliano, Conca D’Oro, Centocelle e San Giovanni.

Dalle 8 del mattino, tra disperazione e bandiere, gli operai edili hanno trasformato il sit-in in un corteo spontaneo che da San Giovanni ha raggiunto la sede di Roma Metropolitane in via Tuscolana. Poi l’incontro con l’azienda: “Ci hanno detto che per la tratta San Giovanni-Colosseo la copertura c’è – spiegano dalla Feneal Uil di Roma – perché il Cipe ha deliberato lo stanziamento di 792 milioni di euro. Il problema è che Roma Metropolitane deve prima riconoscere al consorzio Metro C 157 milioni per costi aggiuntivi nelle tratte già cantierizzate”. In pratica senza quei soldi i cantieri si fermano e i lavoratori a rischio licenziamento minacciano già di rivolgersi al ministero dell’Economia.

Non se la passano certo meglio quelli della metro A che faticano a reperire risorse per la manutenzione. Ma i lavori per allungare la tratta Battistini-Anagnina dovrebbero partire: il comune di Roma ha aperto il bando di gara per Metro leggera che da Anagnina raggiungerà Torre Angela, capolinea della futura linea C. Un tracciato di circa 6,5 km con 10 stazioni complessive da realizzare nell’arco di 5 anni.

Ma non tutto è perduto. Roberto Diacetti, ad di Atac, insediatosi da appena tre mesi, intervistato dal Messaggero, si mostra ottimista e promette: “La metro B1 sarà finita entro l’estate“. Non ha timore di parlare di un servizio piuttosto scadente, che registra circa 300 guasti al giorno a fronte di un costo del biglietto aumentato del 50%. Ma, osserva, come si fa manutenzione in tempi di tagli agli investimenti?

Intanto a pesare sulle casse dell’azienda è l’evasione crescente. Per questo promette maggiori controlli: “Più uomini in strada e meno negli uffici”.

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