ROMA – Le dimissioni del Papa e il conclave che si annuncia, scatenano (succede a ogni morte di Papa) un business collegato, un’impennata dei prezzi di case, alberghi, terrazze con vista Cupolone. Per assistere all’attesa fumata bianca, preceduta da non si sa quante fumate nere (un cardinale dice che sarà molto lunga) 600 redazioni di giornali e tv di tutto il mondo hanno già chiesto l’accredito per seguire il conclave. Sono loro che, se non l’hanno già fatto, stanno compulsando gli annunci tipo “Affittasi attico, 100 metri quadrati, terrazza vista San Pietro”. Abitare all’ultimo piano o solamente possedere una finestra tra Via della Conciliazione e i limitrofi Borgo Pio e Borgo Vittorio può dar vita ad affari parecchio interessanti. Bocche cucite sui prezzi, ma un tecnico della tv canadese sollecitato in proposito dalla giornalista del Corriere della Sera, parla di tariffe esose e non poco: mille euro al giorno, per un a terrazza su via delle Mura Aureliane.
Anche se, pare che la sbornia affaristica seguita ai funerali di Wojtyla non si ripeterà mai più: nel frattempo la tecnologia ha fatto passi da giganti, non serve svenarsi per un tetto con vista privilegiata, zoom e microfoni funzionano benissimo anche dalla piazza. Senza contare la profonda crisi dell’editoria. Eppure, per una stanza d’albergo a Borgo Pio, fino a pochi giorni fa quotata 120 euro, oggi bisogna sborsarne 300. L’annuncio delle dimissioni ha fatto il miracolo: la bassa stagione è diventata subito altissima stagione.
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