ROMA – Era fermo sulla corsia di emergenza del Grande Raccordo Anulare. Ma quando la polizia, semplicemente per dare una mano, si è avvicinata è salito in moto ed è partito a tutta velocità. Inevitabile l’inseguimento notturno, terminato soltanto quando il centauro, dopo diversi chilometri percorsi a tutta velocità, è rovinosamente caduto. E’ successo tutto nella notte tra sabato 3 e domenica 4 settembre sul Gra di Roma. E l’inseguimento è durato una trentina di km, quelli che separano la Laurentina (parte sud della capitale) dalla Flaminia (parte nord).
Neppure dopo la caduta l’uomo, che pure era ferito, si è arreso. Ha provato a picchiare gli agenti che lo hanno facilmente immobilizzato. A quel punto i controlli: l’uomo, 21 anni, precedenti penali, era drogato e senza patente. E’ stato portato prima in ospedale e poi in cella. L’articolo de Il Messaggero:
Inseguimento sul Grande raccordo anulare di Roma la notte scorsa per bloccare un motociclista che, fermo sulla corsia d’emergenza, è fuggito alla vista di una pattuglia della polizia stradale di Settebagni. L’inseguimento è durato diversi chilometri: dalla Laurentina all’altezza della Flaminia, dove l’uomo, dopo la folle corsa, è caduto e si è ferito. Nonostante ciò si è rialzato e avrebbe avuto una colluttazione con gli agenti sul posto.
Trasportato all’ospedale Sant’Andrea è risultato positivo ai test sull’assunzione di droga. Secondo quanto si è appreso il ragazzo, un 21enne anni con precedenti, non aveva la patente. Dimesso dall’ospedale è stato arrestato per lesioni a pubblico ufficiale, resistenza e danneggiamento.