Roma. “Non lasciatemi con mia moglie, meglio il carcere”: e lo accontentano

Roma. "Non lasciatemi con mia moglie, meglio il carcere": e lo accontentano
Roma. “Non lasciatemi con mia moglie, meglio il carcere”: e lo accontentano

ROMA – “Preferisco tornare in carcere che stare con mia moglie”. Un uomo agli arresti domiciliari a Tor Bella Monaca, quartiere di Roma, non ne poteva più delle liti con la moglie e ha chiesto di tornare in carcere. Una richiesta che è stata esaudita: l’uomo è stato trasferito al cercare di Regina Coeli.

Davide Gambardella sul Messaggero scrive:

“L’incredibile richiesta è arrivata al commissariato Nuovo Casilino ieri mattina (26 agosto, ndr) dopo poco più di due mesi di custodia tra le mura domestiche e dopo l’ennesimo litigio con la moglie, uno dei tanti a cui gli stessi poliziotti avevano cercato di mettere pace durante i controlli giornalieri. E così, davanti all’insistenza del 37enne e a un reale rischio che quei diverbi prima o poi potessero degenerare in violenza, il giudice ha deciso di accontentare l’uomo, tramutando la misura restrittiva”.

I continui litigi tra i coniugi erano ben noti nel quartiere:

“lei, stanca ormai di dover provvedere a tutto, continuava a offendere lui, condannato a starsene tra le quattro mura. E lui, ferito nell’orgoglio e stressato, alla fine, ha chiesto ai giudici di stare il più lontano possibile da lei: persino in carcere sarebbe stato meglio. «Se la prende con me perché non posso più portare i soldi a casa», avrebbe poi raccontato ai poliziotti”.

L’uomo sta scontando una condanna di 1 anno e 6 mesi, condanna arrivata quando aveva provato a dare una svolta alla sua vita:

“cercando di mettere su un’autorimessa assieme al padre. Un’attività pulita, dignitosa, per poter garantire un po’ di stabilità al suo nucleo familiare. Ma la legge, inesorabilmente, gli ha presentato il conto di una serie di piccoli reati che aveva commesso in precedenza: un anno e un mese, pena da scontare ai domiciliari”.

Altri 8 i mesi da scontare agli arresti in casa, troppi per l’uomo:

“Troppi, davvero troppi altri otto mesi da scontare ancora rinchiuso in casa a quelle condizioni, con una moglie sempre pronta a sgranargli un rosario di reprimende. Così il giudice ha accolto la richiesta del pregiudicato, decidendo di fargli scontare il resto della pena dietro le sbarre. Come desiderava”.

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